Le ambizioni dei consiglieri mettono in difficoltà Ninni Riccio
L’eco della tarantella si è ormai spento da un pezzo, agosto è andato insieme ai turisti ed eccoci al 2 settembre, ma della nuova giunta comunale ancora nemmeno l’ombra. Le dimissioni di Francesco Cagliuso da Vicesindaco e assessore, motivate inizialmente con ragioni politiche (QUI) poi ritrattate in consiglio comunale sotto la pressione del Sindaco e del Pd hanno complicato la vita al sindaco di Caulonia che, di tutte le possibili soluzioni (QUI), sembrerebbe avere optato per la più semplice, ossia la sostituzione di Cagliuso con un altro componente della maggioranza. Riccio rinuncerebbe in questo modo ad una vera azione di rilancio e molto probabilmente ad un suo secondo mandato. Però quando sembrava scontata la nomina del consigliere Lorenzo Commisso (l’unico membro della maggioranza a non avere ricevuto incarichi retribuiti) è tornato alla ribalta, a complicare le cose, il nome di Lino Dimasi, già vicesindaco e assessore al bilancio, delega attualmente trattenuta dal Sindaco.
I timori dalle parti dell’Amministrazione comunale sono questi: scontentando Commisso, le cui posizioni sono vicine a quelle di Cagliuso, Riccio teme di perdere pezzi; allo stesso modo non riconoscendo il ruolo di Lino Dimasi potrebbero prodursi ulteriori fratture che farebbero traballare un gruppo solo apparentemente solido.
La mancanza di un accordo potrebbe però indurre Riccio (è una nostra speranza visti i risultati deludenti) ad azzerare la giunta e a procedere a un rimpasto.
L’ultima parola spetta al Sindaco di Caulonia.