Amministrazione riccio, in bilico tra dimissioni e rilancio

Amministrazione riccio, in bilico tra dimissioni e rilancio

Le dimissioni di Franco Cagliuso dalla giunta Riccio costituiscono un colpo che potrebbe essere letale, ma allo stesso tempo potrebbe anche essere lo stimolo per risollevare le sorti di un’Amministrazione che fino a qui non ha brillato.
Riccio è una di quelle persone di animo nobile di cui non è semplice criticare le azioni senza provare un minimo di senso di colpa verso il suo senso della responsabilità e il suo impegno, che di certo non è mancato. Quello che è mancato è invece una direzione politica all’amministrazione e una squadra all’altezza del difficile compito di amministrare un paese complesso come Caulonia. Ma l’esperienza di Riccio non è perduta, dipenderà tutto dalle sue prossime scelte.
Cosa farà il sindaco Riccio ovviamente non possiamo saperlo ma possiamo provare a fare delle ipotesi.
ninni riccioCredo che Riccio abbia davanti a sé diverse possibilità, alcune affosserebbero definitivamente questa esperienza finora opaca, altre potrebbero permettergli, nei due anni che ci separano dalle prossime elezioni comunali, di riconquistare il consenso perduto ipotecando anche un eventuale secondo mandato.
Il modo peggiore, a mio avviso, di gestire questa crisi amministrativa sarebbe quello di proseguire con la giunta attuale, magari rimpiazzando Cagliuso con un altro degli esponenti di maggioranza. Sarebbe il “de profundis” di questa esperienza amministrativa, non certo per le qualità delle persone che compongono la maggioranza, quanto per la decisione di restare concentrati su se stessi, guardando solo al proprio ombelico ed escludendo la Caulonia che potrebbe fare la differenza.
Un’altra ipotesi potrebbe essere quella di nominare un fedelissimo di Cagliuso per accertarsi che l’ex vicesindaco non lasci la barca della maggioranza fino a scadenza di mandato. Uno dei papabili potrebbe essere Andrea Lancia, che sta già scaldando i motori per una candidatura fra due anni. Anche in questo caso cambierebbe poco nonostante le indiscusse capacità di Lancia, perché ci si limiterebbe a sostituire un ottimo assessore (Franco Cagliuso) con un altro assessore probabilmente con le stesse qualità. Riccio così si assicurerebbe una continuità fino alle elezioni ma non si realizzerebbe nessuna svolta amministrativa reale e continuerebbe a perdere consenso.
La scelta più intelligente sarebbe quella di cambiare tutto, sempre ammesso che i suoi glielo consentano, e questa sarebbe la parte più difficile: convincere i membri della sua maggioranza a fare un passo indietro. Una volte acquisita (e non è affatto scontato) la fiducia dei suoi consiglieri ad una ipotesi del genere, Riccio dovrebbe azzerare le cariche e rivolgere lo sguardo all’esterno del palazzo, costruendo una nuova giunta nella quale non potrebbe prescindere comunque da alcuni elementi interni alla maggioranza, come Caterina Belcastro, segretaria del Pd cauloniese. Di frontelia belcastro a tale ipotesi Cagliuso probabilmente non esiterebbe a riprendere il suo impegno, e Riccio sa di non poterne fare a meno, non solo per il peso elettorale ma anche per il suo dinamismo amministrativo.
Ovviamente bisognerebbe fare un lavoro politico profondo per ridiscutere un programma realistico e che abbia una impronta di giustizia sociale e di equità, che punti ad una riorganizzazione effettiva dei servizi e che presti particolare attenzione all’ufficio tecnico. In questa fase potrebbe essere determinante una discussione vera all’interno del Partito Democratico. Una volta costruito un nuovo programma si dovrebbe procedere in tempi rapidi alla nomina della nuova giunta comunale.
Ma a chi si dovrebbe aprire la giunta? La prima mossa da fare sarebbe quella di cercare un’intesa con la minoranza, soprattutto nell’ottica della riunificazione del centro sinistra. Visto il livello di critica è probabile che nessuno della minoranza accetti un incarico in giunta, ma il tentativo servirebbe comunque a dimostrare volontà di dialogo e sarebbe in qualche modo anche un riconoscimento alla minoranza che potrebbe alleggerire il clima nel prosieguo di questa esperienza amministrativa.
A quel punto Riccio dovrebbe nominare alcuni assessori esterni basandosi solo ed esclusivamente sulla competenza e sull’accettazione reale del nuovo programma politico. In questo modo la storia di questa amministrazione potrebbe, forse, cambiare. Ovviamente questo è il percorso più difficile e meno scontato e quindi anche il più improbabile, ma l’unico che potrebbe produrre una svolta.
Vedremo come la maggioranza deciderà di muoversi nei prossimi giorni, perché in realtà esiste anche una possibilità che finora non abbiamo preso in considerazione: le dimissioni del Sindaco. Ne sarebbe felice la minoranza e piuttosto che continuare a tenere Caulonia in uno stato vegetativo (allo stato attuale non si riesce nemmeno a sostituire le lampadine bruciate della pubblica illuminazione) non sarebbe una soluzione da scartare. Ma significherebbe sprecare però un’occasione, perché con la giusta determinazione e una buona dose di coraggio (e un gruppo di maggioranza che dovrebbe davvero rivelarsi compatto) si potrebbe rilanciare l’azione amministrativa e politica dell’Amministrazione Riccio.
La palla è in mano al gruppo di maggioranza. Se prevarranno gli egoismi e le ambizioni personali chi ne pagherà le conseguenze sarà Caulonia tutta.

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