KTF: PERCHÈ IL COMUNE DI CAULONIA RISCHIA UN BUCO DI 97MILA EURO – PARTE 2

KTF: PERCHÈ IL COMUNE DI CAULONIA RISCHIA UN BUCO DI 97MILA EURO – PARTE 2

Perchè il KTF non sarà finanziato dal bando sugli eventi storicizzati e il Comune di Caulonia rischia un buco di 97.500€.

Per leggere la prima parte clicca QUI

"Kaulonia Tarantella Festival" - Piazza Mese, immagine

Cap.3 Ovvero: Se i soldi tolti agli altri festival non basteranno per finanziare Caulonia

Nell’articolo del 12 agosto (QUI) avevamo messo in dubbio la capacità di far di conto alla Regione Calabria: per arrivare fino al KTF mancavano, nel decreto, 127.000€, impressione confermata dalla lettura dell’elenco dei beneficiari pubblicato sul sito della Regione il 12 Agosto, in cui al Comune di Caulonia, per il 2016, erano assegnati 0 euro (QUI). Ma poichè siamo carcarazze e non cuccuveddi, in assenza di conferme, diamo per buona la divinazione fatta al Comune, che magari scommettendo sulla rinuncia di qualche beneficiario meglio collocato in graduatoria, ha immaginato di riuscire lo stesso ad avere il finanziamento. E vediamo come il Comune si attrezza, nelle sue recenti delibere, secondo quanto dettato dal decreto e successive modificazioni: innanzitutto relativamente all’ <<obbligo per il beneficiario di realizzare le attività progettuali così come presentate>> e poi l’obbligo di <<rendicontare le spese effettivamente sostenute nella misura pari all’importo complessivo del progetto approvato, decurtato della riduzione percentuale scaturita tra il contributo richiesto e quello assegnato>>. Proviamo a tradurre dal burocratese nel modo più benevolo possibile: avevate chiesto 150.000€, ve ne diamo 97.500, e voi fate tutto in proporzione. Così potrebbe funzionare, hanno pensato al Comune.

comune di caulonia

Cap. 4 Ovvero: come fanno i conti alla Regione Calabria

Ora dovrete seguirci in qualche elementare calcolo aritmetico, e capirete perchè, anche nell’ipotesi (allo stato attuale completamente aleatoria, ma statisticamente possibile) di qualche rinuncia e quindi di scorrimento della graduatoria, il Comune avrà fatto in modo di perdere l’eventuale finanziamento.
Premettiamo che non conosciamo il progetto presentato, e ci basiamo soltanto sulle delibere pubblicate (sperando che ci facciano vedere anche l’ultima, al posto di una carta d’identità – QUI).
La richiesta era di 150.000€ e il Comune cofinanziava con 45.000, per un totale di 195.000€. Quindi alla regione è stato chiesto il 76,9% e il Comune si era impegnato a mettere il restante 23,1. Per quale motivo? Perchè il bando dava una premialità per ogni quota superiore al 20%: impegnandosi per il 23,1% ha ottenuto un punto in più, altrimenti invece dei 64,50 avrebbe preso 63,50 punti. Da tenere a mente.
Ora vediamo a quanto ammonta la decurtazione: il 50% del costo complessivo (195.000€) dà esattamente 97.500, ovvero il contributo iscritto a bilancio. Questo significa che la Regione ha operato una decurtazione del 35%, perchè 97.500 rappresenta il 65% di 150.000.
Quindi riassumiamo: il Comune ottiene un certo punteggio perchè si impegna a cofinanziare il 23,1 % e la Regione opera una decurtazione del suo contributo del 35%.
Per accedere al finanziamento (diventato il caso politico dell’estate) bisognerà rispettare queste proporzioni.

Ma continuiamo domani…

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