I SINDACI DELLA LOCRIDE IN GITA A PALAZZO CHIGI

I SINDACI DELLA LOCRIDE IN GITA A PALAZZO CHIGI

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. 

I SINDACI DELLA LOCRIDE HANNO DECISO DI ANDARE A ROMA E “OCCUPARE” PALAZZO CHIGI PER TRE GIORNI AFFINCHE’ IL GOVERNO ASCOLTI SERIAMENTE I PROBLEMI ED I DISAGI DELLA POPOLAZIONE CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLA SANITA’, LAVORO E SICUREZZA PUBBLICA
Ieri sera abbiamo assistito all’Assemblea pubblica dell’Associazione dei Sindaci della Locride. L’Assemblea ha condiviso ed accolto in pieno l’invito del Vescovo Oliva che con una lettera indirizzata ai Sindaci ha riferito di aver chiarito con la Bindi ed li ha invitati ad attivare ogni iniziativa utile per “affondare” in merito alla soluzione dei problemi che attanagliano da tempo le popolazioni della Locride e le stesse Amministrazioni.
E’ seguita una lunga ed aperta discussione durata più di tre ore coordinata dal presidente Giorgio Imperitura. Più di due ore e mezza sono state utilizzate per parlare del “caso” Bindi-Vescovo Oliva. 
Tutti hanno ribadito l’inopportuna ed ingiustificata uscita pubblica della Bindi verso il Vescovo Oliva, la cui opera a favore delle popolazioni e della legalità è stata fortemente evidenziata da tutta l’Assemblea.
Sul secondo punto all’ordine del giorno, la situazione della Sanità nella Locride, hanno parlato diversi Sindaci tra cui Giovanni Calabrese in relazione all’Ospedale di Locri, Rosario Rocca, Antonio Crinò, Rosita Femia, Aldo Canturi, Giuseppe Certomà, Pietro Fuda (“è scandaloso che da tre mesi giace sul tavolo del dirigente competente il provvedimento per la firma della Casa della Salute di Siderno -ex- Ospedale”). Il Sindaco di Careri, Giuseppe Giugno ha quindi proposto di andare tutti insieme a Roma, davanti a Palazzo Chigi, fare lo sciopero della fame per manifestare il disagio delle popolazioni e degli Amministratori della Locride, specialmente avuto riguardo al problema dell’Ospedale che si sta facendo morire (anzi è già morto).
Interessante e molto seguito l’incisivo, razionale e concreto intervento del nostro Sindaco Salvatore Fuda che ha ribadito la funzione positiva che il Vescovo sta svolgendo nella Locride. Ma ha sottolineato che “l’aspetto fondamentale su cui bisogna porre l’accento è che le Amministrazioni sono in grande difficoltà sia di natura economica che ambientale per soddisfare le esigenze delle popolazioni, per cui occorre una grande coalizione -senza crepe- tra tutti “i pezzi dello stato”: comuni, provincia, regione Governo Centrale e mettiamoci anche l’opera che sta svolgendo la Chiesa; se fra di essi si apre una sola piccola crepa, allora la partita è persa e subentra lo scoramento.” Per cui ha incitato all’unità totale tra i pezzi dello stato.

assemblea sindaci LOCRIDE - EVIDENZA
Sul secondo punto relativo alla situazione della Sanità nella Locride, Salvatore ha sottolineato -alla pari degli altri- la necessità di recuperare l’Ospedale di Locri ma ha anche aggiunto che assieme all’Ospedale va data la massima attenzione ai poli sanitari territoriali, diversamente l’operazione non sarà completa e funzionale. Ha citato ad esempio la “SAUB” di Gioiosa Jonica andata in tilt perchè non si è provveduto a sostituire l’unica persona addetta ai servizi amministrativi, in malattia. Ha concluso dicendo che occorre una azione dimostrativa forte, perseverante fino ad ottenere i risultati necessari. Ha citato ad esempio l’azione svolta dalle Associazioni (ndr: Consulta delle Associazioni di Gioiosa Jonica, Unitalsi, Commatre, Adda, Coordinamento Giovanile) a favore del Centro di Recupero Neurologico di Locri, che non hanno mollato fino a quando l’ASP non ha provveduto a mandare gli OSS per l’assistenza dei disabili di quel Centro, addirittura in numero superiore a quello previsto.
L’Assemblea ha quindi deciso che tutti i Sindaci vadano a Roma per “sostare” davanti a Palazzo Chigi nei giorni 3,4 e 5 maggio non con il proposito di protestare contro qualcuno, ma di rappresentare le criticità della Locride al Governo.
All’uopo nei prossimi giorni saranno convocate delle riunioni per stabilire quali punti portare all’attenzione del governo: pochi, ma quelli essenziali, tra i quali il problema della sanità, del lavoro e della sicurezza.

nota a cura di Vincenzo Logozzo per la Consulta delle Associazioni

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