MAMMOLA, ENNESIMA E VIGLIACCA INTIMIDAZIONE A DANIELA LAROSA. SIETE DEI VERMI!

MAMMOLA, ENNESIMA E VIGLIACCA INTIMIDAZIONE A DANIELA LAROSA. SIETE DEI VERMI!

L’hanno colpita di nuovo. Ancora di notte, come i vigliacchi, come i topi di fogna. Come gli omuncoli mentecatti che altro non sono. Siamo a Mammola. E stanotte, i soliti idioti che si atteggiano a ‘ndranghetisti, hanno dato fuoco al portone dell’abitazione di Daniela Larosa, donna integerrima e commerciante onesta. 

“Nell’arco di un anno – scrive Daniela Lorsa – questa è l’ennesima intimidazione che subiamo io e la mia famiglia. Il portone del XIX secolo non esiste più. Chi verrà a visitare il centro storico di Mammola non vedrà più il bel portone di Palazzo Piccolo, colpito per la seconda volta, ma a questo giro definitivamente. La prima volta io solo per un caso non ero dietro le finestre in cui hanno sparato. Anche questa volta io e la famiglia siamo salvi, solo perché mi sono accorta di quel che stava avvenendo. Questa non è terra per gente ONESTA E PERBENE. MA IO QUESTA VOLTA PRETENDO GIUSTIZIA”. 

DANIELA LAROSA

Daniela Larosa

Giusto per ricordare a tutti quello che Daniela e la sua famiglia hanno subito nel corso dell’ultimo anno. A Gennaio del 2015 hanno sparato dietro le finestre di casa, e lei solo per un caso non si trovava lì proprio in quel momento. Nel contempo bruciavano il portone di casa. Ad Aprile sempre del 2015 hanno dato fuoco al suo negozio e alla sua auto. Dopo pochi giorni, a Maggio del 2015, hanno dato fuoco alla parte dell’auto che era rimasta integra. Questa notte hanno ancora dato fuoco al portone di casa, e le fiamme stavano propagandosi oltre. A casa si soffocava e a fatica sono riusciti a parlare per chiamare le forze dell’ordine e vigili del fuoco. “Voglio vedere quando riceverò non il MIRACOLO MA GIUSTIZIA” grida piena di rabbia e sdegno Daniela. 

Rabbia e sdegno che devono essere sentimenti comuni e diffusi. Non è più tollerabile che Daniela e la sua famiglia siano lasciati soli a combattere un nemico viscido e vigliacco. La sua intimidazione deve fare notizia tanto e quanto le intimidazioni subite dagli altri giusti di Calabria. La sua ennesima intimidazione deve essere l’ultima. E per questo, chiediamo a gran voce alla magistratura e alle forze dell’ordine di fare tutto il possibile e anche oltre per sbattere a calci in culo in galera a questi quattro criminali da strapazzo che hanno tolto la serenità ad una onesta famiglia di Mammola. 

Ciavula e la coop Sankara non possono non esprime tutta la vicinanza alla famiglia Larosa.

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