Va all’ospedale di Locri col femore rotto ma Ortopedia è chiusa e attende per 7 ore il trasferimento a Reggio
Queste storie hanno dell’incredibile e vengono raccontate tramite i canali social dal sindaco di Locri Giovanni Calabrese:
Bollettino “Ospedaliero” del 15 settembre 2019.
Dopo la “visita” del Presidente Oliverio, stuzzicato dall’appetitoso “suino nero”, non c’è stato l’atteso miracolo.
Il Presidente Oliverio, non ha avuto, fortunatamente, necessità di cure ospedaliere e quindi ha dovuto affrontare il problema solo dal punto di vista teorico e non pratico.
LA DIFFERENZA TRA TEORIA E PRATICA È NOTEVOLE.
TEORIA : Reparto di Ortopedia chiuso e pazienti ortopedici trasferiti a Polistena. Delibera 462 del 10 settembre 2019.
PRATICA : ore 9 di domenica 15 settembre. A una signora, proveniente da Siderno, viene diagnosticata frattura al femore. La signora non viene trasferita a Polistena per mancanza di posti disponibili. Alle ore 16 la signora, dopo lunga, dolorosa e paziente attesa al Pronto Soccorso viene trasferita in ambulanza a Reggio Calabria.
Altra differenza tra teoria e pratica.
TEORIA : il Presidente Oliverio ha affermato che la sanità è commissariata e lui non ha voce in capitolo.
PRATICA : fino a pochi mesi fa l’ospedale della locride e l’Asp di Reggio Calabria erano gestiti da tale Giacomino Brancati, nominato da Oliverio e dalla Giunta Regionale.
Brancati verrà ricordato per aver ristrutturato la chiesa interna all’ospedale dove pazienti e familiari possono trovare il giusto conforto in totale mancanza di altro.
Intanto, oggi pomeriggio, al Pronto Soccorso, tanta gente attende pazientemente di essere visitata e di conoscere la prossima destinazione.
Un cittadino curdo – sbarcato ieri a Roccella con delle costole rotte- dopo un giorno di parcheggio al pronto soccorso ha chiesto di essere riportato urgentemente in Kurdistan dove sicuramente c’è un servizio sanitario migliore.
Questa sera di turno ci sarà un solo medico che dovrà affrontare da solo tutte le difficoltà.
Domani, 16 settembre, un medico ha il turno “programmato” dalle 08.00 alle 20.00.
Tutto ciò, purtroppo, rappresenta una minima parte dei problemi che quotidianamente riguardano il nostro ospedale.
Pretendiamo un ospedale funzionante e continueremo, con impegno e determinazione, a lottare per un nostro diritto.