Paziente calabrese tenuta in vita grazie ad un “cuore artificiale” prima del trapianto
Storia a lieto fine per una ragazza calabrese di 24 anni che, giunta alla clinica “Mater Domini” di Catanzaro per un forte dolore al petto, è andata incontro ad un arresto cardiocircolatorio a causa di una miocardite. Sarebbe morta nel giro di pochi minuti se non fosse stato per l’intervento tempestivo dell’equipe di Cardiologia e Anestesia e Rianimazione. Il cuore della ragazza è rimasto fermo per una decina di giorni, ma lei è stata mantenuta in vita grazie ad un Ecmo veno-arterioso extracorporeo ed una Impella, ovvero un supporto emodinamico. I danni al cuore della giovane paziente si sono rivelati irreversibili, ed è stato necessario un trasporto con l’elisoccorso presso l’Ismett di Palermo per procedere con un trapianto di cuore. Il trapianto dell’organo compromesso è andato a buon fine e la giovane è attualmente ricoverata in rianimazione. È stata la prima volta che in Calabria un paziente è stato curato in modo così avanzato.
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