A Riace ha vinto la lista “Trasparenza e legalità”, facendo la morale a Lucano. Ma non c’era nè trasparenza nè legalità
Sappiamo tutti come sono andate le elezioni comunali a Riace. La lista di Maria Spanò, che rappresentava la continuità con l’esperienza di Mimmo lucano, è stata sconfitta dalla lista in cui era presente un esponente della Lega, che a spoglio finito già commentava dicendo che al comune di Riace sarebbe tornata la legalità.
Peccato che Claudio Falchi, il coordinatore della Lega di Riace eletto consigliere comunale, abbia dimenticato di omettere che qualche legge lui l’aveva violata e ovviamente ne era consapevole mentre si ergeva a difensore della legalità contro i migranti e le persone più umili di Riace che avevano trovato lavoro anche grazie ai progetti di accoglienza.
Claudio Falchi non era candidabile perchè condannato, in via definitiva, a due anni di reclusione per bancarotta fraudolenta.
Ecco spiegate le sue dimissioni da consigliere comunale di Riace, motivate con presunti “motivi familiari”. Insomma, come il suo Capo Salvini, dalle parti della Lega sembra esserci una certa familiarità nel raccontare menzogne agli italiani elettori.
Ma per fortuna a Riace adesso ci sono “Trasparenza e legalità”!