A distanza di una settimana, torniamo per qualche breve riflessione sul consiglio comunale del 18 Agosto scorso e, in particolare, sull’approvazione del bilancio di previsione 2015.
Riteniamo corretto riportare le posizioni in campo e spiegare anche il nostro personale punto di vista.
Nei prossimi giorni, lo faremo anche per l’altra questione assai delicata del Programma delle Opere Pubbliche, approvato sempre nell’ultima seduta del civico consesso.
L’Assessore al Bilancio, Antonio Palermo
Sul bilancio 2015, parliamo di un documento di contabilità pubblica che – come spiegato dall’Assessore Palermo – non ha criticità eccessive e che prova a rappresentare nella maniera più realistica possibile la situazione dei conti comunali: una precisa prescrizione normativa (nuove modalità di calcolo delle spese e dei residui), un chiaro impegno politico della maggioranza consiliare (più volte manifestato anche dal Sindaco Fuda). Il taglio dei trasferimenti statali (l’ennesimo) e il nuovo bilancio di cassa (costruito sui dati accertati di quanto effettivamente incassato) hanno creato qualche scompenso ai conti pubblici; qui, si è verificato l’intervento politico dell’Amministrazione Fuda.
In questo senso, è l’opinione chiara dell’Assessore Palermo, l’aumento dell’imposizione IMU su alcuni immobili specifici (i negozi categoria catastale C01 e C03 e le aree edificabili) serve proprio a garantire solidità nei conti del Comune di Gioiosa Jonica senza “tagliare” servizi e politiche di sviluppo. La scelta della Giunta Fuda, fuori da ogni demagogìa, è quella di chiedere il “giusto” ai propri cittadini, per garantire i capitoli di bilancio (su cultura e sociale) che “arricchiscono” la comunità di Gioiosa, anche a costo di dover procedere a qualche inevitabile aumento di tassazione IMU. Aumento che, in ogni caso, rimane sotto la media che si registra già da anni nella gran parte delle comunità vicine.
Una scelta molto importante, di grande serietà politico-amministrativa, che si deve affiancare ad una lotta all’evasione che ancora non ha raggiunto i livelli sperati e necessari, nonostante la rivendicazione da parte di Antonio Palermo degli sforzi fatti finora (ruolo TARES anni precedenti inviato su scala biennale per recuperare piu’ rapidamente quanto spettante, prime ordinanze di sospensione dell’acqua potabile per le attività commerciali morose nei confronti del pagamento della tariffa idrica, ricognizione e tassazione dei tanti passi carrabili esistenti di fatto ma non disciplinati formalmente, maggior rigore nel rispetto dell’occupazione di suolo pubblico e dei relativi pagamenti, ecc.).
Il consigliere comunale Riccardo Modafferi
Alle parole dell’Assessore Palermo, la reazione delle due minoranze presenti in consiglio è stata – come di consueto – assai diversa: da una parte, il consigliere Riccardo Modafferi con la sua opposizione “soft”, quasi blanda, che si limita a parlare di “bilancio notarile senza una vera anima politica, con tanti numeri ma pochi progetti”; dall’altra, l’opposizione “hard” del consigliere Mazzaferro, protagonista di un lungo intervento sul bilancio “copia e incolla”, sull’aumento di IMU e spazzatura, sul mantenimento del contributo fisso di 50 euro per i contatori dell’acqua e dell’aliquota dello 0,8 per l’addizione comunale IRPEF, sulla scelta sbagliata della nuova amministrazione di non perfezionare i bandi del 2012 relativi all’uscita da Equitalia e agli accertamenti esterni, sulla mancanza assoluta di partecipazione nella redazione del bilancio, sulla possibilità di sperimentare il “baratto amministrativo” per chi non e’ in grado di pagare, sulla necessità economica di procedere alla fusione e non all’Unione dei Comuni, sul dissesto economico-finanziario sempre più vicino.
Due modi diversi, quindi, di stare in consiglio comunale e di svolgere il proprio democratico ruolo di opposizione, entrambi non pienamente sufficienti ed adeguati a nostro avviso: un Modafferi che si espone limitatamente, che vota contro il bilancio più per dovere che per convinzione, senza vere motivazioni di merito e dopo essersi semplicemente astenuto sulle delibere (propedeutiche e fondamentali per il bilancio stesso) relative a tariffe e tributi; un Mazzaferro distruttivo, che attacca sui contenuti delle scelte della Giunta Fuda (talvolta, sbagliando anche dati e notizie), che vota contro a prescindere (anche sui verbali delle sedute precedenti), che ripete puntualmente la minaccia incombente di un dissesto economico-finanziario (non si gioca su queste cose, servono numeri certi).
Il consigliere comunale Giuseppe Mazzaferro
Il Sindaco Fuda, nel contro-replicare, ha meglio specificato l’azione dell’amministrazione comunale. In particolare, sulla programmazione messa in campo (senza una cura quotidiana del bilancio, i conti sarebbero assai più complicati; senza l’internalizzazione del servizio rifiuti, i costi oggi sarebbero schizzati ad oltre un milione di euro visto il forte aumento della tariffa di conferimento operato dalla Regione Calabria, ecc.) e sullo studio in corso delle varie situazioni (tariffa acqua, baratto amministrativo, bandi 2012 falliti perché poco realistici anche per le ditte vincitrici, Unione dei Comuni che a Settembre deve ripartire, ecc.).
Tutto giusto, tutto corretto. Con due osservazioni critiche che, tuttavìa, avvertiamo il bisogno di avanzare all’attenzione dell’amministrazione comunale: sull’evasione e sul recupero dei crediti, occorre agire con più determinazione, innovando anche dal punto di vista delle risorse logistiche e tecnologiche a propria disposizione; sui temi del bilancio e dei tributi, serve costruire momenti di vera partecipazione dal basso, per rompere la logica oligarchica e burocratica che, troppo di sovente, domina la redazione dei principali documenti di contabilità pubblica.
Consiglio Comunale 18.08.2015
Chiosa finale. Impressiona, in negativo, la scarsa partecipazione di pubblico: capiamo le ferie estive e il caldo pomeridiano, ma una comunità come quella di Gioiosa – comunque assai vivace sul piano sociale e politico – presuppone una maggiore presenza popolare negli appuntamenti più importanti della vita politica cittadina. Amare la propria cittadina significa anche e soprattutto seguirne il quotidiano percorso pubblico.
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