Cartelle cliniche manomesse per coprire errori e negligenze di medici e ostetriche: pioggia di condanne
Il Tribunale di Reggio Calabria ha condannato ginecologi, anestesisti e ostetriche dell’ospedale riuniti di Reggio Calabria. L’accusa è di aver manomesso svariate cartelle cliniche di pazienti per celare errori e negligenze del personale lavorativo.
Pesanti le condanne disposte per i medici indagati:
4 anni e 9 mesi di carcere all’ex primario Pasquale Vadalà, 4 anni e 8 mesi al suo successore Alessandro Tripodi, 4 anni e 6 mesi per Filippo Luigi Saccà. 4 anni di reclusione, invece, per Antonella Musella, Maria Concetta Maio e il ginecologo Massimo Sorace. 3 anni per Giuseppina Strati. La pena più bassa, di 2 anni e 3 mesi, è andata all’anestesista Luigi Grasso. La pena più pesante, di 6 anni e 2 mesi, è stata inflitta invece a Daniela Munzio
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