“Come un’anomalia”. Gioiosa Ionica rende omaggio a Fabrizio De Andrè

“Come un’anomalia”. Gioiosa Ionica rende omaggio a Fabrizio De Andrè

Riceviamo e pubblichiamo

Giovedì 21 febbraio Gioiosa Jonica ricorderà Fabrizio De André a vent’anni dalla sua scomparsa. L’Associazione Turistica Culturale e Musicale Pro Loco UNPLI ha infatti promosso e organizzato al teatro cittadino, con inizio alle 20:30, la messa in scena di “Come un’anomalia. Vent’anni senza Fabrizio De André”, spettacolo musicale teatrale scritto da Salvatore Emilio Corea e Marcello Barillà e prodotto dalla cooperativa Edizione Straordinaria. Lo spettacolo ha esordito nel mese di gennaio a Catanzaro, dove ha fatto registrare per due volte consecutive il tutto esaurito.

Si tratta di un vero e proprio viaggio nella poetica del cantautore genovese attraverso le sue canzoni più significative e i versi che le hanno rese immortali. A tenere insieme i brani, ci sono poi i testi recitati; alcuni appositamente scritti e altri mutuati da mostri sacri del calibro di Giorgio Gaber e Pierpaolo Pasolini. È proprio questo mix di elementi a fare di “Come un’anomalia…” uno spettacolo suggestivo che riesce a divertire, a commuovere, a far pensare, rimanendo comunque un unicum grazie al filo rosso che lega da sempre la poetica di De Andrè e i suoi temi più conosciuti: l’amore e il rispetto verso gli “ultimi della terra”, le ingiustizie che si consumano in nome dell’egoismo, le violenze del potere e l’anelito di libertà. Temi che purtroppo sono rimasti negli anni di stretta attualità e per questo continuano a cogliere nel segno.

Nello spettacolo di Corea e Barillà, come si diceva, è la musica a tenere dritto il timone e di musica ce n’è davvero per tutti i gusti: dalle ballate classiche, dove è la chitarra a farla da padrone (“Via del Campo”), ai brani riarrangiati in una energizzante chiave rock (“Bocca di Rosa”) oppure sorprendentemente jazz (“La città vecchia”); non mancano le contaminazioni, come nel caso di “Inverno”, affidato all’accompagnamento per Kora (strumento tradizionale della cultura Mandinka), fino a una destabilizzante “Guerra di Piero”, il cui messaggio tragicamente umano arriva allo stomaco dritto e senza sconti, grazie a una rilettura musicale che strizza palesemente l’occhio ai Pink Floyd. Uno spettacolo così articolato non poteva che avere un cast decisamente nutrito. Oltre alle voci di Corea (che cura anche la regia) e Barillà (quest’ultimo anche alla chitarra), vi fanno parte Alessandro Ansani (piano, tastiere, “Fender Rhodes”, melodica e chitarra classica), Christian Buffa (basso e contrabbasso), Massimiliano Rogato (chitarre), Emanuele Russo (batteria e percussioni). Tre gli special guest nella parte musicale: Boto Cissokho, “griot” senegalese, con la sua Kora, Annamaria Schipani (violino) e Maria Carmen Mendolia, la giovane cantante reduce dalla vittoria del primo premio al Festival della Canzone Italiana di New York, prestigioso concorso canoro organizzato dall’Associazione Culturale Italiana che opera nella “Grande Mela”.

Infine, gli attori della compagnia del Teatro di MU: sono in scena Claudia Olivadese, Emanuela Gemelli e Gianpaolo Negro. Gioiosa Jonica dunque ricorderà, come tante altre città in Italia lo stanno facendo, uno dei personaggi più autorevoli della cultura del Novecento.

La Pro Loco ha già avviato la prevendita dei biglietti con posto unico a sedere e le prenotazioni al numero 373.7661884, come era prevedibile, stanno fioccando da ogni parte della Calabria ma anche dalla vicina Sicilia.

Ufficio Stampa Club per l’Unesco di Gioiosa Jonica

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