Le pagelle al consiglio comunale: 10 a Lia, 3 a Cagliuso
Si è da poco concluso un consiglio comunale durato tre ore del quale renderemo conto in altri articoli. Per adesso ci limitiamo a dare i voti ai consiglieri comunali cauloniesi.
Presidente del Consiglio Domenico Lia: 10
E’ vero che spesso e volentieri dismette i panni del Presidente del Consiglio per scendere con entrambi i piedi nella polemica politica, come è anche vero che discorsi di “vecchi della politica” che dicono di volersi ritirare per lasciare campo ad altri ne abbiamo sentiti a non finire. Ma quando poche ore fa Domenico Lia ha affermato: “La politica andrebbe rinnovata. Io me ne tirerò fuori lasciando spazio a forze nuove e giovani. Spero lo facciano anche altri” era sincero. E merita il pieno dei voti.
Consigliere Angelo Dimasi: 9
Sembra essere l’unico della maggioranza a volere affrontare una questione cruciale, l’evasione dei tributi comunali. Da assessore al bilancio a dire il vero non lo ha mai fatto ma ora pare essere stato fulminato sulla via di San Nicola. Vedremo se seguiranno i fatti. Lo premiamo per le buone intenzioni.
Assessore Antonio Cavallo: 9
“L’assemblea dei sindaci, così com’è, è inutile!”. Basterebbe questa affermazione a fargli meritare il 9, ma stasera è andato oltre. Cavallo interviene raramente, ma a forza di prendere calci per la raccolta differenziata stasera è scoppiato e ci ha raccontato alcune scorrettezze commesse dai cittadini dei comuni vicini (ne daremo conto nella cronaca del consiglio). Coraggioso e pragmatico. Lo invitiamo ad essere meno timido e a fare sentire la sua voce più spesso.
Sindaco Ninni Riccio: 8
Ha trasformato le dimissioni, tutte politiche, del vicesindaco in una questione personale dello stesso Cagliuso, che sarebbe “stanco” e avrebbe bisogno di ricaricare le pile. Merita un bell’8 per la fantasia, per avere osato l’inosabile ma soprattutto per esserci riuscito!
Assessore Caterina Belcastro – 8
A Riccio non sarebbe riuscita l’operazione di insabbiamento delle vere ragioni che hanno portato Cagliuso alle dimissioni senza il supporto di Caterina Belcastro, segretaria del Pd di Caulonia e ben ammanicata nel Pd regionale. Un lavoro di squadra che ha scongiurato nell’immediato la crisi amministrativa. Pettinatissima.
Consigliere Domenico Mercuri: 7
Il Bronzo di Caulonia, grazia alla sua fisicità e al suo tono di voce, non deve nemmeno impegnarsi troppo per attirare l’attenzione del pubblico. Non importa quel che dice, ma come lo dice. Sempre efficace. Statuario. E nell’aula risuona il suo “Dimettetevi tutti”.
Consigliere Domenico Campisi: 7
Qualche manata sul tavolo, entra ed esce dalla stanza del consiglio quando si infervora, tiene testa a tutto e tutti senza problemi. Se la gioca bene. E non toccategli il fratello Piero…
Consigliere Attilio Tucci: 6
Un Tucci un pò sottotono e un pò ripetitivo, ci ha abituati a prestazioni migliori. Si becca anche i rimproveri di Domenico Campisi per avere difeso il Pd. In definitiva fa la sua parte pur senza rischiare nessun infarto, per fortuna. Sufficiente.
Consigliere Francesco Cagliuso: 3
Non è uno da 3, Cagliuso. Ma stavolta se lo merita tutto. Dopo avere dichiarato a Ciavula che le ragioni delle sue dimissioni erano tutte politiche in consiglio comunale ha ritrattato tutto, probabilmente per fedeltà al Partito Democratico. Un gesto sicuramente furbo e che gli permetterà margini di manovra più ampi ma decisamente incoerente. Il Professore che non dà mai un voto negativo ai suoi studenti questa volta lo riceve.
Assessore Maurizio Sorgiovanni: n.c.
Nessun intervento. Niente di niente. Non classificabile. Visto che si tratta dell’assessore allo sport potremmo dire che è un pò come Pippo Inzaghi, in campo sembra che non ci sia. Però Inzaghi faceva goal…
Consigliere Lorenzo Commisso: n.c.
Esattamente come Sorgiovanni. Si vede che è lì ma allo stesso tempo non c’è. Un tutt’uno col banco e col muro. Camaleonticamente mimetico.