Due o tre liste: i messaggi in codice di Loccisano e il quadro politico gioiosano
Domenico Loccisano, candidato sindaco della lista INSIEME PER LO SVILUPPO ha reso pubblico un comunicato che contiene molte informazioni utili sull’attuale situazione politica di Gioiosa Ionica. Un’analisi dai tratti assai particolari, che si incrocia con i movimenti in corso nella formazione delle alleanze e delle liste relative.
Sintetizziamo i punti salienti del ragionamento di Loccisano, quelli con la maggiore ricaduta politica:
- la lista del Sindaco Fuda ha perso alcuni candidati della scorsa volta e non ha fatto molte delle cose contenute nel programma presentato agli elettori nella vittoriosa campagna elettorale del 2013: quindi, lascia intendere Loccisano, Fuda potrebbe essere elettoralmente più debole di 5 anni fa.
- l’accordo fra Partito Democratico e Idee in Movimento è un accordo innaturale e contraddittorio, basato essenzialmente sulla sola comune avversione nei confronti del Sindaco Fuda. Il primo – il PD – è una forza di centrosinistra, il secondo – guidato da Greco e Severino – è un movimento culturalmente spostato a destra.
- la lista Insieme per lo Sviluppo è in campo e intende rimanerci, pronta a confrontarsi con le forze civiche che sono in azione (e anche con quelle che non lo sono ancora). Ovvero, questo il sottinteso neanche troppo velato di Loccisano, Insieme per lo Sviluppo è disponibile ad allearsi con altri soggetti per costruire un progetto più ampio e plurale.
Questi i contenuti principali del documento diffuso ieri mattina da Loccisano. Ai quali, tuttavìa, occorre aggiungere altre notizie, qualcosa in più di semplici rumors, che sembrano delineare un quadro di grande fermento della politica cittadina.
Giuseppe Mazzaferro, (ex?) uomo forte di Insieme per lo Sviluppo, sembra in fase di rottura con la sua lista. Da giorni, difatti, voci di paese narrano di un’operazione politicamente spregiudicata già in via di definizione, ovvero il passaggio di uno o più candidati (magari non direttamente ma per interposta persona) dalla lista di Loccisano a quella di Greco. Ieri sera, se le informazioni che abbiamo sono corrette, Mazzaferro non si sarebbe presentato alla riunione di Insieme per lo Sviluppo e non avrebbe fornito alcuna motivazione per la sua assenza imprevista, suscitando grande amarezza nei suoi (ex?) compagni di viaggio. E dietro di lui, sullo sfondo, si scorgerebbero altri riposizionamenti “innaturali” da una parte all’altra. Con un ulteriore corollario, importante per le elezioni comunali del 10 Giugno: il tentativo di svuotamento di Insieme per lo Sviluppo, fino alla possibile mancata presentazione della lista.
Si profilerebbe, quindi, una lista – quella di Cambiamo Gioiosa, guidata da Tito Greco – quale contenitore di soggetti che in passato si sono collocati in posizioni contrastanti sul piano amministrativo e che hanno culture politiche assai differenti: il Partito Democratico pronto e disponibile a condividere un progetto elettorale con personalità legate (anche per tradizione storica) alla destra gioiosana (oggi, Mazzaferro e altri ancora non manifestatisi; prima, Greco e Severino), “grosse koalition” di paese finalizzata a battere una lista (Gioiosa Bene Comune del Sindaco Fuda) chiaramente orientata a sinistra
Quale sarà la reazione di Loccisano? Le liste in competizione saranno due o tre? Il suo documento, soprattutto nella parte finale, indica un uomo coerente con la sua visione, fortemente orientato a perseguire il suo progetto o comunque pronto a giocare la sua parte anche in alleanza con altri soggetti: i prossimi giorni, inevitabilmente, si presentano carichi di movimenti e di fermenti, a partire dall’iniziativa del 1 Maggio a cura proprio di Insieme per lo Sviluppo.
Con ogni probabibilità, quello di Mazzaferro – se le notizie che stiamo fornendo dimostreranno di avere un effettivo fondamento – sarà reputato alla stregua di un vero e proprio tradimento ai danni di Loccisano, visto il legame storico-politico e l’impegno degli ultimi mesi che oggettivamente uniscono i due protagonisti di Insieme per lo Sviluppo: ma quali saranno le effettive conseguenze anche per gli altri contendenti?