L’Arci organizza i campi della legalità a Riace
Notizia tratta da: agenziagiornalisticaopinione
Apriranno il 25 aprile, le preiscrizioni per i “Campi della legalità 2018 – Estate in campo!”. Ventisei giovani trentini, insieme ad un gruppo altoatesino, potranno vivere un’esperienza nei beni confiscati alla mafia a Corleone e sul modello di accoglienza di Riace; due sono infatti le mete di quest’anno: Corleone (Palermo) dal 16 al 26 luglio e Riace (Reggio Calabria) dal 7 al 17 luglio .
Possono iscriversi ragazze e ragazze fra i 16 e i 25 anni, c’è tempo fino al 20 maggio. Il percorso può essere riconosciuto dalle scuole superiori come progetto di “Alternanza scuola-lavoro”.
L’iniziativa, promossa a livello regionale da Arci del Trentino, Arciragazzi Bolzano e cooperativa Altrimondi, vede in Trentino la partecipazione dello Spi Cgil e il sostegno dell’Assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia autonoma di Trento.
I campi si svolgeranno a Riace dal 7 al 17 luglio e a Corleone dal 16 al 26 luglio. Prima della partenza i giovani parteciperanno a un percorso di formazione per conoscere la storia della mafia e della ‘ndrangheta, con uno sguardo particolare ai movimenti antimafia siciliani e calabresi, attraverso specifici laboratori e i manuali “Appunti di antimafia”, approntati da Arci nazionale specificatamente su questi due diversi poteri mafiosi.
Al ritorno i giovani che hanno preso parte ai Campi, saranno chiamati a restituire alla cittadinanza la loro esperienza anche tramite apposite iniziative; come quella che si terrà al Café de la Paix, a Trento, il 9 maggio alle ore 17. In quella sede i partecipanti delle scorse edizioni racconteranno la loro esperienza e sarà possibile partecipare ad un aperitivo con i sapori della Sicilia.
L’iniziativa del 9 maggio sarà la chiusura della mostra fotografica “Estate in campo”, che si riferisce all’edizione 2017 di Corleone. Le foto del workshop tenuto a Corleone da Giulio Di Meo e il diario di bordo pubblicato sul “Corriere del Trentino” e “Corriere dell’Alto Adige”, saranno visitabili al circolo Arci di passaggio Osele da venerdì 4 maggio.
“Che ogni anno ci siano ragazze e ragazzi trentini che scelgono di lavorare per alcuni giorni in Sicilia nei campi confiscati alla mafia e che incontrano i protagonisti delle battaglie per la legalità, non è solo un gesto simbolico ma la reale costruzione di consapevolezza e competenze di cittadinanza attiva – afferma Sara Ferrari, assessora provinciale alle politiche giovanili -. Un’opportunità che riproponiamo convintamene ogni anni, della quale siamo orgogliosi e per la quale ringrazio a nome della Giunta tutti gli organizzatori.”
“Quella dei Campi della legalità è un’esperienza che negli ultimi anni è cresciuta, facendoci avere dai partecipanti degli ottimi riscontri – dichiara Andrea La Malfa, presidente ARCI del Trentino. – Un impegno che serve ai giovani per riflettere sul tema del potere mafioso, che resta uno dei grandi problemi, troppo spesso sottaciuto, dell’Italia e sull’importanza della cittadinanza attiva e consapevole. Qualche giorno fa con la sentenza sul processo sulla trattativa Stato-mafia abbiamo avuto, qualora i successivi gradi di giudizio confermassero i fatti appurati in primo grado, una nuova dimostrazione di quanto il potere mafioso sia persistente e ramificato”.
I campi della legalità sono un’esperienza di impegno e di formazione sui terreni e i beni confiscati alle mafie ed ora gestiti dalle cooperative sociali e dalle associazioni. Per i giovani che vi partecipano sono un’occasione per sperimentarsi in azioni concrete contro l’illegalità.
L’obiettivo principale è diffondere una cultura fondata sulla legalità democratica e sulla giustizia sociale, che possa efficacemente contrapporsi alla cultura della violenza, del privilegio e del ricatto. Oltre al lavoro sui terreni i giovani saranno coinvolti in attività formative, incontri con personalità impegnate nella lotta alla mafia e visite alla scoperta del territorio.
In programma per il Campo siciliano la visita a Cinisi (Palermo) alla casa di Peppino Impastato, il giornalista siciliano, noto per le sue denunce contro Cosa Nostra, a Portella della Ginestra, luogo della strage del primo maggio 47, e a Palermo. Per il Campo calabrese ci si concentrerà sulla esperienza di riqualificazione del borgo di Riace tramite il lavoro artigiano, esempio di integrazione dei migranti, con visita al lavoro di Emergency a Polistena, che utilizza un bene confiscato.
Info
Per informazioni sulla partecipazione è necessario contattare l’Arci del Trentino nella fascia oraria 9:00-12:00, 14-17:00 dal lunedì al venerdì.
E’ possibile ricevere informazioni, inviando una mail a trento@arci.it
Le iscrizioni sono aperte dal 25 aprile fino a domenica 20 maggio.
Il modulo di adesione è scaricabile sul sito www.arcideltrentino.it .
La quota di adesione ammonta a 130 euro.