Placanica, l’Amministrazione Condemi calpesta i diritti della minoranza
Riceviamo e pubblichiamo
Placanica – La democrazia è governo della maggioranza. Ma è anche, e soprattutto, tutela delle minoranze, rispetto dei diritti di chi si oppone alla maggioranza. È questo che distingue un’amministrazione democratica da una dittatura.
Peccato che da qualche tempo l’amministrazione guidata dal sindaco Antonio Condemi e dalla sua vice Beatrice Pugliese mostri chiari segni di allergia alle regole democratiche.
Questo non è il primo intervento – e temiamo non sarà l’ultimo – in cui denunciamo le enormi difficoltà che il gruppo di minoranza consiliare Riattiviamo Placanica sta trovando nell’esercizio quotidiano del suo mandato, ostacolato più volte da azioni o omissioni con cui la maggioranza cerca di mettere a tacere la nostra voce.
È per questo che, in segno di protesta, abbiamo deciso di abbandonare il Consiglio comunale che si è tenuto lunedì 16 aprile. L’abbiamo fatto dopo aver subito l’ennesimo atto di arroganza da parte dell’amministrazione, la quale non ci ha messo nelle condizioni di poter accedere ai documenti che sarebbero poi stati discussi in assemblea.
Ci riferiamo al Consiglio comunale, precedente, quello tenutosi lo scorso 26 marzo. Ci siamo presentati al Municipio per avere copie dei documenti ma abbiamo trovato l’edificio chiuso nei due giorni precedenti alla data di convocazione. Si tratta di una grave violazione dello Statuto comunale che, appunto, prevede che la minoranza possa avere accesso alla documentazione almeno il giorno prima della discussione. Ci siamo allora premurati di chiedere al sindaco di riconvocare il consiglio, per rimediare all’illegittima seduta del 26 marzo, prima dell’approvazione del bilancio di previsione 2018. Ebbene, l’amministrazione non ha avuto nemmeno la cortesia istituzionale di convocarci o rispondere alle nostre pec.
Sul merito degli interventi dell’amministrazione in tema di bilancio e finanza pubblica avremo modo di tornare. Adesso ci preme protestare contro un nuovo atto di arroganza amministrativa.
Del resto, alla scarsa attenzione alle regole e alle procedure democratiche Condemi e Pugliese ci hanno purtroppo abituato.
Ricordiamo, per esempio, la difficoltà che abbiamo avuto nell’accedere agli atti sui lavori nel Centro storico (a distanza di sette anni dall’appalto non ancora conclusi). A un certo punto ci siamo anche sentiti dire che la richiesta dei documenti «non è conforme alle funzioni di controllo che competono al consigliere». Assurdità del genere.
E stiamo ancora aspettando di ricevere la password per l’accesso al protocollo informatico. Ci hanno detto che non è possibile accedere dall’esterno al protocollo. Abbiamo scoperto che basterebbe fare una semplice richiesta per attivare l’accesso da remoto. Perché il responsabile del settore, il vicesindaco Beatrice Pugliese, non ha ancora fatto questa richiesta? Eppure viene pagata dai cittadini per fare per quel lavoro. La Pugliese riceve, infatti, oltre all’indennità di carica di vicesindaco, una retribuzione aggiuntiva in quanto responsabile del settore amministrativo. (Caso unico. O, meglio, con un solo precedente: quello del suo predecessore, nonché suo marito, Giuseppe Zucco, già vice di Condemi).
Sono solo alcuni dei torti che abbiamo subito. La verità è che fin da subito l’amministrazione Condemi-Pugliese si è mostrata restia a rendere trasparente il suo operato. E col passare dei mesi di mostra sempre più allergica alle regole democratiche.
È per questo che porteremo avanti le nostre denunce, in ogni sede, anche con nuove forme di protesta, fin quando quelle regole non saranno nuovamente rispettate.
Gerardo Clemeno
Ilario Mongiardi
Bruno Aiello
(Gruppo consiliare Riattiviamo Placanica)
Foto Placanica: apsinnovus