Riace, Mimmo Lucano ricorda la vittima dell’incendio nella tendopoli
Dal profilo Facebook del Sindaco di Riace Domenico Lucano:
Moses Becky, 26 anni. Si chiamava così la ragazza nigeriana morta nell’inferno della baraccopoli di San Ferdinando. Era stata due anni a Riace, conoscevo Becky. Aveva tanti amici, era quasi sempre sorridente. L’ultimo suo documento di identità 21 Dicembre 2017 porta la mia firma. Ho capito in tutti questi anni che per i rifugiati i documenti sono un segno tangibile di un riconoscimento di accoglienza.
Nella nuova realtà la burocrazia e le procedure dovrebbero tutelare la coscienza e il rispetto dei diritti umani e non il contrario.
Tanti pensieri mi passano per la mente. Tristezza, dispiacere, rabbia, indignazione…
Becky, così come tanti altri rifugiati, era andata via verso la fine di dicembre del 2017. A Riace negli ultimi periodi tutto è diventato più difficile. Un destino crudele ha segnato per sempre la vita di una ragazza in fuga dalle guerre e dalle persecuzioni.
Un destino che forse dipende dalle scelte e dalla volontà di noi esseri umani.
Martedì 30 Gennaio alle 18:00 ci sarà una manifestazione pubblica per Becky c/o la mediateca comunale