Ilario Ammendolia a sostegno della candidatura di Mimmo Lucano al Parlamento

Riceviamo e pubblichiamo

Sono perfettamente consapevole che nell’associazione “22 Ottobre” esistono diverse sensibilità politiche e culturali , tutte rispettabili e tutte con lo stesso diritto di cittadinanza all’interno dell’associazione stessa.

Siamo a pochi giorni dalle elezioni e siamo consapevoli che vi sono nella società civile e forse anche negli stessi partiti politici donne ed uomini che potrebbero rappresentare questa Terra in Parlamento.

Tra questi c’è certamente il sindaco di Riace: Mimmo Lucano.

In questi anni, la Locride e la Calabria intera sono state proiettate costantemente alla ribalta nazionale per episodi di ndrangheta o comunque negativi e non a caso. Vogliono che l’Italia intera conosca solo la “Calabria criminale” perché ciò fa comodo al blocco di potere dominante.

“Riace” è riuscita a valicare il filtro che blocca a Pollino ogni esperienza positiva che matura in Calabria, imponendosi all’attenzione dell’opinione pubblica nazionale ed internazionale come modello positivo ed originale.

 

In questo senso ha calamitato la giusta attenzione dei principali organi di stampa e di personalità di primissimo piano da Papa Francesco a Laura Boldrini.

Capisco che ciò possa dar fastidio a molti , infatti la fiction commissionata dalla Rai in cui Beppe Fiorello interpreta il ruolo di Mimmo Lucano sembra sia stata bloccata quasi che dalla Calabria non possa e non debba emergere un modello positivo.

Così nel momento elettorale sembra che la Calabria sia terra di sole “mezze cartucce politiche” che si fanno avanti basando le loro pretese soltanto sulla loro presunzione o, peggio ancora, sulla fedeltà ai capi correnti.

Dall’esperienza di Riace emerge un concezione positiva dell’Uomo e del Mondo non solo declamata ma anche praticata; una “Sinistra” che non è opportunismo, ricerca spasmodica di potere, declamazione di principi astratti o di supposta superiorità e purezza ma si concretizza e prende forma ogni giorno nella realtà.

Anche sulla gestione dei beni confiscati Mimmo Lucano ha dimostrato come la lotta alla mafia non debba e non possa essere solo condotta sul piano repressivo,. Già questa estate a Riace, le cooperative gestiranno i beni confiscati con finalità sociali e di sviluppo del territorio.

Infine la battaglia condotta dal sindaco di Riace affinché l’acqua venga considerata e sia un bene pubblico. Ed anche su questo fronte- non secondario- la lotta di Mimmo Lucano ha avuto successo.

Per questi motivi faccio appello affinché si sostenga la candidatura di Mimmo Lucano al Parlamento.

Dimenticavo: Mimmo Lucano è “indagato”!

Un motivo tutt’altro che secondario per sostenerlo con maggiore convinzione, in modo che Egli possa rappresentare in Parlamento la Calabria garantista e democratica di cui si sente un gran bisogno.

Ilario Ammendolia

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