SENSATION GIOIOSA: VERGOGNA A SERRA SAN BRUNO!

Riceviamo e pubblichiamo

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Nello sport, capita di essere baciati dalla fortuna e di vincere pur giocando male e, altre volte, al contrario, succede che la sorte volta le spalle e si perde pur esprimendo buone prestazioni. Ma che succede quando si pareggia “non giocando”? Succede che sabato 28 Marzo, come ogni sabato da inizio stagione, noi della Sensation Profumerie, ci siamo ritrovati al solito posto e, pieni di grinta ed entusiasmo, siamo partiti alla volta di Serra San Bruno, dove alle 15:00 ci attendeva la terzultima sfida di questo campionato. Eravamo consapevoli che sarebbe stata una partita dura, combattuta e senza sconti: se da una parte, a noi servivano i 3 punti per rimanere in gara nella zona play off, alla squadra di casa risultava fondamentale la vittoria per concorrere alla salvezza attraverso i play out. Pensavamo, sbagliando col senno di poi, che avremmo battagliato in campo, anche aspramente qualora necessario, come facciamo dall’inizio di questo campionato (prova ne è il fatto che la nostra società non si è MAI resa protagonista di scontri, episodi violenti o atteggiamenti sgradevoli, anzi, ha mantenuto rapporti di stima sportiva con tutte le squadre, in casa e fuori) ma mai avremmo ipotizzato quello che da lì a poco ci sarebbe successo. Sin dai primi minuti della partita, si percepiva tensione all’interno del Palazzetto ma il tutto, data la posta in palio, ci è risultato abbastanza comprensibile; ciò che invece è risultato assolutamente inspiegabile, oltre che vergognoso ed inaccettabile, è il surriscaldamento degli animi della squadra di casa, sia dalla panchina che dalla tribuna, quando una Sensation Profumerie concentrata e ben assestata ha iniziato ad imbucare un goal dietro l’altro portando la propria squadra su un parziale di 1-4 a fine primo tempo. La formazione di casa avrebbe potuto dimostrare il proprio valore, comportandosi come una qualunque squadra dinamica, vincente e con carattere: trovandosi in svantaggio e accorgendosi, suo malgrado, della manifesta superiorità agonistica degli avversari, avrebbe potuto mettere anima, cuore e gambe e giocare la partita con dignità, correttezza e con tutta la forza disponibile fino alla fine. La reazione dei “padroni” di casa, purtroppo, non è stata questa: mal digerendo le reti subite e lo svantaggio accumulato, hanno espresso il peggior lato che, purtroppo, lo sport (se tale può definirsi) conosce e, sentendosi pressati dalla sconfitta che li stava per investire, la Futsal Serra ha ritenuto di dover mettere “a posto” le cose con mezzi e atteggiamenti discutibili che poco hanno a che fare con il calcio.

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Quello che non si riesce a conquistare in campo va strappato prepotentemente con altri mezzi, sicuramente non sportivi? Per noi della Sensation Profumerie, NO e lo abbiamo dimostrato sempre! Purtroppo, ci duole constatare che per i nostri avversari la risposta è affermativa altrimenti ci risulterebbe inspiegabile il perché durante l’intervallo hanno rinchiuso l’arbitro (lametino, 22 anni, seconda volta per lui in C – magari, la Lega dovrebbe essere più oculata nella designazioni arbitrali!) in una stanzetta ricoprendolo di insulti, minacce e avvertimenti finalizzati all’ottenimento di qualche favore che avrebbe rimediato il risultato negativo del primo tempo. Detto, Fatto! La partita è ripresa con 20 minuti di ritardo a causa delle minacce perpetrate all’arbitro durante l’intervallo e quest’ultimo, un po’ pallido e intimorito dall’ambiente (chissà come mai?) si è dimostrato non all’altezza. Le due squadre hanno avuto duri scontri in campo fomentati dalle tribune, dalle quali provenivano insulti di qualunque genere, sputi nei confronti dei giocatori ospiti e minacce poco velate. Quello che si stava giocando non era più calcio, la partita era ormai praticamente ingestibile, interrotta continuamente dall’arbitro che cercava di contenere una situazione incandescente: addirittura, sebbene il secondo tempo fosse stato scandito da sistematiche pause a causa di falli, non conteggiati per impedirci eventuali tiri liberi, e proteste, durante le quali alcuni tifosi casalinghi sono entrati nel rettangolo di gioco scagliandosi nei confronti di un nostro giocatore dopo un comune contrasto di gioco, creando non poca tensione, il triplo fischio che metteva fine alla gara è scattato al minuto 29:40, senza recupero! E, ancora, un’ammonizione al nostro portiere su un’uscita regolare, un’ammonizione e poi un’espulsione a Minnella piuttosto dubbia, un rigore contro ed una serie di fischi per falli inesistenti ci portano a pensare che abbiamo subito decisioni arbitrali decisamente poco consone, dettate da pressioni inaccettabili nei confronti di un direttore di gara immaturo ed inesperto. Tutti episodi che, a parere della Sensation Profumerie, sarebbero stati sufficienti per coinvolgere le forze dell’ordine e per sospendere la partita al fine di ripristinare le regolari condizioni sportive e garantire una ripresa corretta del gioco.

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Non escludiamo di rivolgerci alle autorità competenti per denunciare quanto accaduto. Occorre sottolineare, infine, che a partita conclusa non siamo stati messi nelle condizioni di fare la doccia per mancanza d’acqua calda; dettaglio questo non trascurabile considerando che abbiamo affrontato un viaggio di ritorno di un’ora e mezzo. In base a quanto appena esposto, poco ci importa del risultato che ci è stato strappato con arroganza e presunzione; quello che ci preme in modo particolare è ridare dignità a questo sport che per noi è gruppo, condivisione, grinta, agonismo, ambizione. Proprio l’opposto di quello che abbiamo trovato ieri a Serra San Bruno!

A.s.d. Sensation Profumerie

In qualità di Presidente dell’a.s.d. Sensation Profumerie, sono molto amareggiato e dispiaciuto, in primis per non aver potuto garantire, per motivi familiari, la mia presenza a sostegno dei miei ragazzi durante la partita e poi per quanto appreso dagli stessi, largamente espresso nel comunicato. La violenza, verbale o fisica che sia, così come la prevaricazione, inquina lo sport sano del quale mi onoro di fare parte e non può mai essere giustificata. Sono doppiamente deluso per quanto accaduto per un motivo affettivo e personale: mio figlio Pasquale gioca nella squadra di calcio a 11 di Serra San Bruno, luogo al quale mi sento sportivamente legato e dal quale mi sarei aspettato maggiore correttezza.

Matteo Angiò (Presidente a.s.d. Sensation Profumerie)

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