Prostituzione: per il Sindaco di Caulonia i vigili urbani devono fare i guardoni di atti sessuali a pagamento
E’ vero, a Caulonia ci sono le puttane.
E’ vero, alcuni cittadini se ne lamentano. Altri no. Altri ancora usufruiscono del servizio, offerto in pieno giorno, pagando.
Eccetto a questi ultimi, sarebbe a tutti gli altri gradito se questo mercato sessuale sparisse dalle strade di Caulonia.
Per fortuna, a risolvere il gravoso problema, ci ha pensato la geniale amministrazione comunale cauloniese a guida Pd-Lega Nord.
Con un’ordinanza, così senza senso da apparire surreale (o scritta da Roberto Maroni) l’Amministrazione Belcastro-Tucci ha sfoderato il meglio della cultura politica democristiana -perbenista – leghista. Della serie: “non sono capace di risolvere il problema ma faccio un’ordinanza a cazzo che magari sembra che sto facendo qualcosa”.
Ecco cosa decreta il Sindaco Caterina Belcastro:
“E’ fatto divieto a chiunque di porre in essere comportamenti diretti in modo non equivoco ad offrire prestazioni sessuali a pagamento, consistenti nell’assunzione di atteggiamenti di richiamo, di invito, di saluto allusivo. La violazione si concretizza con lo stazionamento e/o l’appostamento della persona e/o l’adescamento di clienti e l’intrattenersi con essi, e/o con qualsiasi altro atteggiamento o modalità comportamentali che possano ingenerare la convinzione che la stessa stia esercitando la prostituzione”.
A parte l’uso spropositato e incomprensibile di E/O, la mancanza di un soggetto e l’italiano claudicante è evidente che un’ordinanza del genere non è applicabile oppure può diventare molto pericolosa. In quale modo, il povero poliziotto municipale cauloniese, costretto ad applicare un’ordinanza inapplicabile, dovrebbe oggettivamente rilevare la “non equivocità” dell’offerta di prestazione sessuale a pagamento? E’ chiaro che dovrebbe essere così bravo come spia da ascoltare la conversazione tra la prostituta e il cliente durante la quale viene patteggiato il pagamento E/O dovrebbe cogliere i due prima in pieno atto sessuale e poi nell’atto di pagare la prestazione. E’ chiaramente impossibile o quantomeno estremamente imbarazzante e poco dignitoso.
Ma il Sindaco va oltre e aggiunge che è fatto divieto di “contattare soggetti che esercitino l’attività di meretricio su strada o che, per atteggiamento, abbigliamento o modalità comportamentali manifestino comunque l’intenzione di esercitare tale attività, nonchè concordare con gli stessi prestazioni sessuali sulla pubblica via. Consentire la salita sul proprio veicolo di uno o più soggetti dediti alla prostituzione costituisce conferma palese dell’avvenuta violazione della presente ordinanza”.
Sorge quindi spontanea una domanda: se il nostro povero vigile vedesse stazionare davanti al Maracuia, il sabato notte, delle ragazze in abiti succinti e le vedesse salire sulla macchina di alcuni ragazzi e li seguisse fino alle strade dove gli adolescenti sono soliti copulare in automobile, dovrebbe multarli tutti? Ragazzi e ragazze in fase di rimorchio possono essere multati se assumono “atteggiamenti, abbigliamento o modalità comportamentali” che possono farli ritenere colpevoli di avere violato questa meravigliosa ordinanza?
E’ evidente che si tratta di un atto inutile, inapplicabile e teso solamente a dimostrare a chi se la beve, che si sta cercando di fare qualcosa per impedire la prostituzione. Nutriamo il fondato sospetto che questa ordinanza non farà cambiare le cose ma che ancora una volta farà cadere Caulonia nel ridicolo.
Visto che Caulonia è capofila del distretto socio-sanitario dovrebbe piuttosto impegnarsi a potenziare i servizi sociali, gli unici in grado di intervenire efficacemente in tali situazioni. Fingere di esercitare la repressione potrà servire solamente ad accontentare qualche sostenitore degli attuali amministratori.