Movimento 5 Stelle contro la legge che punisce l’apologia di fascismo: “Provvedimento liberticida”
FONTE: HUFFPOST
“Il provvedimento in esame si palesa quale sostanzialmente ‘liberticida’”. Con queste parole i Cinque Stelle, in un parere depositato in commissione alla Camera, bocciano la proposta di legge a prima firma Fiano (Pd), che sarà oggi in Aula alla Camera. La legge introduce il reato di propaganda del regime fascista e nazifascista. Ma il M5S boccia il testo perché, spiega, vengono punite “anche condotte meramente elogiative, o estemporanee che, pur non essendo volte alla riorganizzazione del disciolto partito fascista, siano chiara espressione della retorica di tale regime, o di quello nazionalsocialista tedesco”. E invece, sostengono i Cinque stelle, “la Cassazione ha confermato che l’idoneità lesiva della condotta viene in rilievo solo in quanto realizzata nel corso di pubbliche riunioni o manifestazioni, non anche in un ambito privato e ciò ha correttamente determinato, ad esempio sulla punibilità ‘saluto romano’, pronunciamenti da parte dei giudici di merito con sentenze di senso diverso a seconda dei casi, senza arbitrari automatismi”.
Contro la posizione di M5S si esprime il segretario Pd Matteo Renzi. Questo il suo tweet:
"Liberticida" era il fascismo non la legge sull'apologia di fascismo. Bisogna dirlo al #M5S: era il fascismo liberticida. Almeno la storia!
— Matteo Renzi (@matteorenzi) July 10, 2017
La proposta di legge contro l’apologia del fascismo prevede punizioni da 6 mesi a 2 anni con aggravanti per il web. “Arriva tardi questa legge sì, ma nel momento giusto per risvegliare le coscienze. Noi continuiamo a sottovalutare un contesto altamente infiammabile come quello del disagio sociale e della reazione all’emergenza immigrazione”, afferma il deputato Pd Emanuele Fiano in un’intervista a Repubblica. Interpellato in merito al parere dei Cinque Stelle secondo cui il provvedimento sarebbe liberticida, risponde: “Sì, in commissione Affari costituzionali a Montecitorio hanno portato un documento in cui sostengono che il provvedimento interviene sulla libertà di opinione. Ma la legge Scelba prima e quella Mancino dopo hanno di fatto previsto che nel nostro ordinamento repubblicano ci siano dei limiti all’espressione di opinioni. E le idee di violenza, razzismo e discriminazione non devono più tornare”. E aggiunge: “Immagino che tutto il centrodestra si opporrà alla legge con l’aggiunta dei Cinque Stelle: un fatto molto preoccupante”.
Simone Valente, capogruppo M5S alla Camera, rispedisce al mittente le critiche del Pd. “L’antifascismo è un valore fondante della nostra Costituzione e del nostro Paese. Un principio che non può mai essere dimenticato né messo in discussione, rispetto al quale non è neppure ipotizzabile un passo indietro. Gli attacchi odierni nei nostri confronti che provengono dal Pd sono puramente strumentali. Non permettiamo a nessuno di mettere in discussione principi fondanti della nostra storia e della nostra identità”.
Salvini: “Le idee non si possono processare”. “Nel 2017 non ha senso il “reato di opinione”. Un conto sono le minacce, gli insulti o l’istigazione al terrorismo, altra cosa sono le idee, belle o brutte, che si possono confutare ma non arrestare. Le idee non si processano, via la Legge Mancino”. Così il segretario della Lega Matteo Salvini sul ddl antifascismo.