Costretto da impegni lavorativi e personali seguo con colpevole disattenzione questa campagna elettorale cauloniese. A dire il vero non me ne rammarico più di tanto visto il triste spettacolo di strani accordi tra chi si bastonava (politicamente) fino al giorno prima ed ora si candida insieme per l’immancabile e abusato “bene del paese”.
Ma confesso di essere stato colto da stupore quando la redazione mi ha presentato il video, ripreso da un confronto a Telemia, in cui il consigliere comunale Domenico Campisi ci offendeva gratuitamente, accusandoci addirittura di “disonorare il giornalismo”.
A causare la rabbia di Campisi le nostre indiscrezioni su come sarebbe stato raggiunto l’accordo/inciucio che ha portato il consigliere Campisi a smentire se stesso e cinque anni di opposizione.
Indiscrezione che abbiamo presentato come tale e utilizzando il condizionale.
Indiscrezione che è stata smentita (nella parte che lo riguardava) da Piefrancesco Campisi, la cui lettera ha trovato sulla nostra testata la visibilità che meritava.
Lei, egregio consigliere Domenico Campisi, da medico e da esponente politico evidentemente esperto di giornalismo, ritenendo calunniose le nostre indiscrezioni ci offende liberamente e ci spiega come si fa il nostro mestiere. Sappia che noi invece, da giornalisti, non ci arrogheremo mai il diritto di spiegarle come si fa il medico. E’ una questione di stile, oltre che di competenze.
La nostra indiscrezione era infondata? Nel complesso no, nella parte che la riguardava, a fronte di una smentita, dobbiamo riconoscere che lo era e ammettiamo l’errore. Questo non cambia il nostro giudizio su un accordo politico che ha lasciato perplessa larga parte dell’opinione pubblica cauloniese. E’ risaputo che la notte porta consiglio ma ci è sembrato insolito che cinque anni di opposizione, a tratti anche feroce, siano stati rinnegati in una notte. Questo cambio repentino di posizionamento ci ha dato l’impressione che le sue battaglie degli scorsi cinque anni siano state strumentali. Ma anche su questo magari sbagliamo. Non abbiamo verità da offrire ma solo opinioni, per quanto sgradite.
Molto differente, per esempio, ci è sembrato il percorso politico del consigliere Tucci che già da tempo, pur non rinnegando le proprie posizioni e la propria opposizione all’amministrazione Riccio, aveva avviato un dialogo critico col suo stesso partito alla ricerca di una possibile posizione comune. Il posizionamento odierno di Tucci ci appare molto più “naturale” del suo, perchè frutto di scelte politiche rivendicate pubblicamente e note a tutti.
Non mettiamo in dubbio la legittimità della sua attuale collocazione nel listone di Caulonia città futura, candidato a consigliere nella lista che vuole sindaco la segretaria del tanto contestato (da lei) Partito Democratico cauloniese, ci mancherebbe. Ci permetta però di conservare (e di esprimere, fino a quando il feudalesimo resterà un ricordo) tutte le nostre perplessità su un’operazione politica che ci sembra (ma probabilmente sbagliamo ancora) figlia di vecchi metodi, questi stessi vecchi metodi che hanno condannato un paese potenzialmente ricco di prospettive al degrado attuale.
Per spiegare questa nostra opinione vorremmo rinfrescare la memoria ai lettori cauloniesi.
In un consiglio comunale di circa un anno fa lei accusò gravemente la maggioranza di cui ora è incredibilmente alleato, dichiarando testualmente: “Dopo 15 anni che amministrate ci dite che serve unità. Siete stati molto bravi a restare uniti per mantenere il potere ma dal punto di vista amministrativo siete stati catastrofici. Il sindaco ancora ci parla delle polemiche del mare inquinato, ma è da ottobre che un tubo della fogna sversa in mare e ancora non avete fatto nulla! Di fronte a questo livello di ipocrisia cosa vuol dire essere uniti, mentre aumentano le malattie della pelle e anche i tumori?” (Fonte https://www.ciavula.it/2016/05/giovedi-santo/).
In un suo commento (QUI) si dichiarava fiero di essere minoranza ai suoi odierni alleati e fiero di opporsi al Pd. Inoltre ci ringraziava per la nostra obiettività, che evidentemente fa comodo solo quando è rivolta contro i suoi avversari, che oggi sono suoi compagni di lista.
In un’intervista che abbiamo avuto il piacere di farle (https://www.ciavula.it/2015/06/campisi-riccio-e-salito-sul-carro-del-vincitore/) ha affermato di detestare l’ipocrisia del Partito Democratico (che ora evidentemente non detesta più) e ha accusato il Sindaco Ninni Riccio di essere salito sul carro del vincitore. Quello stesso carro dal quale Riccio è stato fatto scendere a calci nel sedere e sul quale lei è ora salito. Probabilmente adesso Riccio potrebbe rispedire l’accusa al mittente, ma conoscendone lo stile immaginiamo che non lo farà.
In un altro intervento in consiglio comunale con foga si scagliava contro i suoi alleati affermando: “Siete prosecuzione di potere da 15 anni”. https://www.youtube.com/watch?v=KL-kzdG4L_I
Sappia che alla luce delle sue stesse affermazioni la sua collocazione attuale la vede in quella stessa, presunta (da lei), “prosecuzione di potere”.
In una nota stampa di solo un mese fa (https://www.ciavula.it/2017/04/elezioni-comunali-caulonia-campisi-mercuri-lasciate-spazio-ai-giovani/) lei scriveva: “Mi rivolgo a Mimmo Lia, ad Attilio Tucci a Ilario Ammendolia, ma anche a Franco Cagliuso e Ninni Riccio e a Caterina Belcastro e agli altri: a questo giro facciamo tutti un passo indietro. Possiamo unire il paese e aprire le porte a una nuova classe politica, giovane, professionale e aperta al futuro. La gente è stanca di vedere le solite facce, sentire i soliti discorsi, vedere le promesse puntualmente disattese dai fatti”.
Non solo non sono stati fatti passi indietro, ma lei è candidato a sostegno di quelli a cui chiedeva di ritirarsi.
Potrei continuare a lungo così ma mi fermo.
Lei parla di mancanza di rispetto per una indiscrezione alla quale si è potuto replicare con una smentita e nel mentre ci definisce dispregiativamente “questi” e ci denigra pesantemente. Sappia che siamo sempre pronti ad imparare, ma il rispetto non lo apprenderemo da lei.
Ci consenta di non volere apprendere da lei nemmeno l’arte del giornalismo e della comunicazione.
E alla luce di quanto sopra riportato ci permetta di non apprendere da lei nemmeno l’importanza della coerenza.
Quello che mi spiace notare è una certa aristocratica tendenza a ritenere la stampa buona quando sostiene le proprie posizioni e cattiva quando non le sostiene.
Non posso che augurarle buona campagna elettorale e si ricordi che i suoi avversari non deve cercarli in questa redazione giornalistica, per quanto sgradita in quanto non prona ai voleri dei politici locali. La vostra grande coalizione ha buone possibilità di vincere le elezioni. In tal caso avremo sicuramente modo di apprezzare il suo di rispetto per la stampa libera e critica, la stessa che apprezzava quando sedeva tra i banchi di un’opposizione rinnegata.
La saluto con la consapevolezza che noi disonoriamo il giornalismo come lei onora la coerenza.