Siderno: L’Incontro del 14 maggio
SIDERNO – Un approfondimento sulle tematiche della tutela dell’ambiente e della salute rispetto alla presenza di rifiuti tossici abbandonati nel territorio, insieme a esperti del settore, per saperne di più senza scadere nell’approssimazione e nel pressappochismo.
L’incontro che ha avuto luogo ieri pomeriggio nella sala delle adunanze del palazzo comunale di Siderno serviva proprio a questo, e alla fine delle oltre due ore di partecipatissima discussione, gli organizzatori (Il movimento letterario “MAG La ladra di libri” e l’Osservatorio Ambientale “Diritto alla Vita”) possono ritenersi soddisfatti della riuscita dell’evento.
Dopo l’introduzione del direttore responsabile di www.lentelocale.it Gianluca Albanese, ha preso la parola l’attivista per la tutela dell’Ambiente Franco Martino, che dopo aver annunciato che si stanno intensificando i controlli sull’acqua sito sotto alcuni insediamenti produttivi della zona industriale di Siderno, ha proiettato il trailer del video “Siderno Free chimica”, realizzato insieme allo storico gruppo del Comitato Ecologico Pantanizzi per denunciare la situazione che persiste da trent’anni nella periferia nord di Siderno, laddove sono ancora stoccati e abbandonati (salvo una parziale bonifica operata anni fa dall’ufficio del commissario per l’emergenza ambientale) tonnellate di rifiuti tossici nell’area dell’ex industria BP.
Quindi, l’animatrice del movimento letterario “MAG La ladra di libri” Maria Antonella Gozzi ha iniziato a dialogare col giornalista Claudio Cordova, direttore del quotidiano on line www.ildispaccio.it e autore del libro inchiesta sui rifiuti tossici “Terra Venduta” (2010, Laruffa editore) che già sette anni fa svelava una terribile realtà, quella delle cosiddette “navi a perdere”, ovvero quei relitti abbandonati al largo delle coste (anche nel Mediterraneo) carichi di rifiuti tossici; un macabro disegno che criminali internazionali riuscivano a perpetrare con la complicità delle mafie presenti sul posto e anche le coperture di loschi figuri negli apparati statali.
Un libro che non fa sconti a nessuno, quello di Cordova, uscito sei anni prima che gli atti delle commissioni d’inchiesta su certi crimini fossero desecretati.
Tornando alla discussione di ieri, va rilevato l’importante apporto fornito dal presidente dell’Osservatorio Ambientale “Diritto alla vita” Arturo Rocca, che ha ricordato l’impegno del suo gruppo nella tutela dell’ambiente e ha rivolto alcune interessanti domande a Claudio Cordova.
La dirigente responsabile di Epidemiologia e Registro Tumori dell’Asp di Reggio Calabria Filomena Zappia ha, quindi, fornito alcuni interessanti dati sui criteri in base ai quali viene redatto il registro tumori (spesso condizionati da rigide formule statistiche) indicando quasi siano i fattori di rischio connessi alla vicinanza di discariche di rifiuti o di emissioni inquinanti nell’ambiente.
Quindi, si è dato il via al lungo e partecipato dibattito, nel corso del quale sia alcuni attivisti dell’osservatorio ambientale che i consiglieri di opposizione De Leo e Sgambelluri e il leader del movimento Volo (Caruso) hanno stuzzicato il vicesindaco, nonché assessore con delega all’Ambiente Anna Romeo sulle dichiarazioni rese di recente a Siderno dall’assessore regionale al ramo Antonella Rizzo, che lascerebbero intendere la possibilità di realizzare un impianto biodigestore di rifiuti organici a Siderno, col vice sindaco che ha risposto che ad oggi non è pervenuto alcun atto ufficiale da parte della Regione al Comune di Siderno, ribadendo altresì la propria contrarietà all’ipotesi di realizzare nuovi impianti in città.
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