La Procura: «‘Ndrangheta favorita dagli imprenditori e dalla politica»
Fonte: http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/17_maggio_05/procura-politica-ed-economia-conniventi-la-ndrangheta-3fc5224a-3188-11e7-8ba7-335b307d9aaa.shtml
La presenza radicata della ‘ndrangheta in Lombardia è favorita dalla «disponibilità del mondo imprenditoriale, politico e delle professioni ad entrare in rapporti di reciproca convenienza con il sodalizio mafioso». È quanto si legge nel «Bilancio di responsabilità sociale» della Procura di Milano, che, in base ai casi giudiziari definiti con sentenza passata in giudicato, traccia anche una mappa della diffusione del potere mafioso made in Calabria nella regione: Bollate, Cormano, Milano Pavia, Corsico, Mariano Comense, Seregno-Giussano, Desio, Rho, Pioltello, Legnano, Erba, Bresso, Limbiate, Canzo e Solaro, Cermenate, Calolziocorte e Fino Mornasco». Tra l’altro, la «Lombardia», la struttura di vertice della `ndrangheta sul territorio, «ha costanti rapporti con la Calabria». Anzi, ogni clan attivo sul territorio lombardo «ha un proprio omologo e deriva da un’analoga struttura presente in Calabria». All’interno di ciascuna ‘ndrina, al Nord come al Sud, «sono distribuite cariche e doti» che «individuano la funzione e l’importanza degli affiliati all’interno della `ndrangheta». E anche in Lombardia, si legge nel documento, «gli incontri tra gli associati, funzionali alla concessione di doti e all’elaborazione delle strategie dell’associazione, avvengono nell’occasione di incontri, definiti “mangiate”, che costituiscono dei veri e propri summit mafiosi».
Dai dati diffusi dalla magistratura inquirente emerge il boom dei reati commessi contro gli animali, mentre diminuiscono quelli fiscali anche a causa della «depenalizzazione». Un fenomeno «degno di menzione», si legge nel documento, «è rappresentato dai reati in danno di animali, che hanno recentemente avuto un forte incremento a seguito dell’introduzione di norme sanzionatorie più gravi». È un reato, viene chiarito, «che ha un forte impatto sull’opinione pubblica». Altri dati, poi, dimostrano che c’è «un costante incremento delle denunce per maltrattamento», mentre c’è «un calo, per la prima volta, delle denunce per violazione degli obblighi di assistenza familiare e per stalking».
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