Il tempo è tiranno, si sa, e porta con sé gioie e dolori; il tempo è un dono, forse il più prezioso che abbiamo, perché è in grado di regalarci attimi di vita piena e intensa. Spesso, però, il tempo si avventa furtivo e ci ruba ogni cosa, prima di tutto la nostra stessa vita. Contro la sua furia rimane il ricordo, l’unico in grado di sopravvivere ai giorni, alle stagioni, agli anni. Il ricordo non muore mai, è il luogo in cui abita chi non c’è più, è la parola adatta a raccontare di chi ci ha lasciati. Il ricordo sopravvive quando la gioia di vivere muore.
L’essenza stessa del ricordo è la vita di chi ci ha abbandonati, involontariamente o di proposito. Così, oggi e nei giorni avvenire, in molti ricorderanno Kevin, proprio come ha deciso di fare l’Istituto Tecnico Agrario di Caulonia, la scuola che lo aveva accolto ormai da cinque anni. Per ricordare, per dare il tempo alle lacrime di farsi sale, per lasciare che il dolore arrivi fino in fondo e si tramuti in emozione, oggi il cancello della sua scuola è rimasto chiuso in segno di lutto e di condivisione di questo inspiegabile dolore. La decisione è arrivata alle prime ore del mattino, fortemente voluta dal dirigente scolastico Antonino Morfea e condivisa da tutti i docenti dell’Istituto. Si chiudono i cancelli, oggi, così come si è chiusa un’altra giovane vita. Rimane comunque la certezza che la memoria continuerà a vivere tra i banchi di scuola, tra i suoi compagni, tra quelle parole e quei gesti che da oggi custodiscono il ricordo di Kevin.