Una riflessione a cura di Manuela Sainato, giovane donna gioiosana e segretaria FILLEA-CGIL Locri-Reggio Calabria
Manuela Sainato – Segretario FILLEA CGIL Reggio Calabria-Locri
Ed eccoci di nuovo arrivati all’8 marzo e, come ogni anno ritualmente, molte tra noi donne si preparano a partecipare a manifestazioni contro la violenza, sull’emancipazione, rievocando figure di donne illustri che hanno fatto la storia e riempiendosi la bocca di belle parole e di frasi fatte.
Ma una riflessione personale mi sorge spontanea: a cosa serve tutto ciò se ancora oggi la donna non è riuscita a conquistare la propria emancipazione, la propria libertà di vita e di pensiero?
E quando parlo di libertà, non mi riferisco solo alla violenza fisica compiuta dagli uomini – questa purtroppo esiste e se ne parla abbastanza; mi riferisco soprattutto alla violenza psicologica cui sono sottoposte anche dalle altre donne, all’interno della comunità dove vivono, all’interno dei luoghi di lavoro, ecc.
Ciò che più spaventa è la mancanza di solidarietà e l’invidia tra le stesse donne che logorano i rapporti individuali e di lavoro, in particolare mi fanno pena e mi spaventano le donne che occupando posti di potere pensano di poter sottomettere le compagne di lavoro anche cercando di decidere della propria vita familiare.
A me fanno paura le donne che non hanno il coraggio di vivere la propria vita poiché hanno paura del giudizio dei concittadini , dei colleghi di lavoro, che non hanno il coraggio di alzare la testa e dire la propria anche contro il parere degli altri e per paura di essere giudicate negativamente.
E poi ci sono le donne che hanno avuto il coraggio di dire la propria e per questo sono sottoposte a giudizi e tormenti da parte della CAPA di turno che si approfitta del proprio “potere”.
Non servono le quote rosa per permettere ad una donna di poter partecipare alla vita sociale, politica e culturale del nostro paese, ci deve partecipare perché vale, perché lo merita e non solo per far parte di una percentuale.
Una donna è tale perché libera di potersi esprimere, di poter amare, di poter creare una famiglia, di poter essere madre e lavoratrice senza correre il rischio di essere discriminata.
Una donna è tale se ha il coraggio di difendere il suo pensiero i suoi ideali e di lottare per quello che crede anche correndo il rischio di andare controcorrente.
“LE DONNE HANNO DOVUTO SEMPRE LOTTARE DOPPIAMENTE…..HANNO SEMPRE DOVUTO PORTARE DUE PESI QUELLO PRIVATO E QUELLO SOCIALE. LE DONNE SONO LA COLONNA VERTEBRALE DELLA SOCIETA’….(RITA LEVI MONTALCINI).
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