Concluso il triennio 2014-2016 del Progetto Sprar di Gioiosa Ionica, di cui Ente Gestore è l’Associazione ReCoSol, abbiamo è sentito il bisogno di analizzare il lavoro fin qui svolto. Un seme piantato in un terreno che non sapevamo come avrebbe risposto. Il timore di incontrare rocce, terra arida, che non avrebbero permesso lo sviluppo di questa pianta. Ma come il lavoro meticoloso del contadino, che cura il proprio orto giorno dopo giorno, da quel seme piantato il 27 novembre 2013, quando nella piazza Vittorio Veneto scesero da quell’autobus i primi migranti, ci piace pensare che è nato un grande albero. L’equipe del progetto ha accolto con coraggio quei giovani ragazzi, spaesati, e lo stesso disorientamento ha accompagnato per i primi tempi gli operatori, che stavano imparando il mestiere più difficile al mondo: lavorare nel sociale. Ci piace sottolineare “con coraggio”, perché l’equipe non solo rispose tempestivamente a fornire ai giovani richiedenti asilo assistenza, ma dovette rispondere anche ad una comunità che, di fronte ad un fenomeno del tutto nuovo, si dimostrava in parte sospettosa e perplessa. Ma quella pianta non smise di crescere. Fu curata, col buono e col cattivo tempo. I periodi rigogliosi furono affiancati da periodi più complicati. Finché, con il tempo, tutti pian piano impararono ad amare quella pianta. Non più annaffiata solamente dall’equipe, ma anche dai gioiosani stessi. Non più elogiata solo dal contadino che la curava, ma anche da quelli che, passandoci davanti, l’hanno vista crescere. La pianta diventò poi così bella che si sparse la voce per il mondo, e giornalisti e ricercatori e fotografi vennero a visitarla di persona, e chiesero e scrissero di essa, per comprendere cosa l’aveva resa così bella e naturale. Ma la poesia è per chi ci mette il cuore, per chi se ne prende cura. E’ per tale ragione che vogliamo spiegare statisticamente e con i numeri, non solo per prendere consapevolezza di quante persone abbiamo sostenuto in questi tre intensi anni, ma anche per coloro i quali credono che in realtà siano stati usati concimi di dubbia provenienza. L’incontro “Sprar di Gioiosa Ionica: bilancio di un’accoglienza”, al quale invitiamo vivamente tutta la popolazione gioiosana e non, si terrà mercoledì 8 marzo alle ore 18 presso Palazzo Amaduri (Gioiosa Ionica). Tra gli interventi, Giovanni Maiolo (Gruppo Coordinamento ReCoSol), Anna Aspesi (Portavoce Coordinamento Agorà), Salvatore Fuda (Sindaco di Gioiosa Jonica), Federica Roccisano (Assessore scuola, lavoro, welfare, politiche giovanili della Regione Calabria), Giovanni Manoccio (Coordinatore Progetti Sprar di Cosenza). Interverranno anche alcuni beneficiari Sprar al fine di raccontare la loro esperienza sul territorio ospitante. Durante la serata, inoltre, la presentazione del libro “Italia: miserie e nobiltà. Viaggio tra i progetti di accoglienza”.La serata sarà allietata da un mini concerto di chiusura dei Kunta Kinte, migranti percussionisti dello Sprar di Gioiosa Jonica.
Speranzosi di vedervi partecipi, saremo lieti di poter festeggiare insieme con un rinfresco a buffet la conclusione di questo triennio vissuto insieme.