Nell’ambito delle attività di contrasto alla criminalità organizzata, svolte dai Carabinieri del Gruppo di Locri, attraverso le Compagnie dipendenti di Roccella Jonica, Locri e Bianco nell’ambito del piano denominato “focus ‘ndrangheta” i Carabinieri del Gruppo di Locri hanno dato attuazione ad un piano operativo di controllo straordinario del territorio, che ha visto l’impiego di numerose pattuglie dell’Arma dei Carabinieri impiegate in una mirata strategia di aggressione ai sodalizi mafiosi, elaborata in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, al fine di contrastare la recrudescenza della fenomenologia criminale. I Carabinieri hanno eseguito controlli e perquisizioni personali e domiciliari nei confronti di pregiudicati, anche inseriti nelle locali cosche di ‘ndrangheta. Nello specifico, il consuntivo dell’attività svolta in punti nevralgici della locride in delicate fasce orarie oggetto dell’incremento degli episodi criminali anche secondo un attento monitoraggio georeferenziale, ha visto il controllo di 175 persone e di 97 veicoli. All’esito dei mirati servizi:
i Carabinieri della Stazione di Mammola hanno tratto in arresto LAURO Francesco, 48enne del posto, noto alle FF.OO., attualmente sottoposto alla misura di sicurezza della libertà vigilata, poiché destinatario di un provvedimento di sostituzione della predetta misura con quella del ricovero in casa di cura e custodia, emesso dal GIP del Tribunale di Locri. L’uomo, come disposto dall’A.G., è stato accompagnato presso la Comunità terapeutica “Il Delfino” sita in provincia di Cosenza;
LAURO FRANCESCO
i Carabinieri della Stazione di Brancaleone hanno tratto in arresto B.R., 29enne del posto, già noto alle FF.OO. colto nella flagranza di furto aggravato di energia elettrica. I Carabinieri, nel corso di una perquisizione domiciliare effettuata presso la sua abitazione, hanno riscontrato un allaccio abusivo alla rete elettrica e l’assenza del relativo contatore;
i Carabinieri della Stazione di Siderno hanno tratto in arresto C.G., 51enne del posto, in quanto destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Locri. L’arrestato è stato sottoposto alla detenzione domiciliare presso la sua abitazione dove dovrà scontare una pena di 1 anno e 6 mesi di reclusione in quanto riconosciuto colpevole di atti persecutori;
i Carabinieri del N.O.RM. della Compagnia di Locri hanno denunciato
un 32enne e un 45enne di Ardore, per falsità materiale commessa dal privato e uso di atto falso. Nel corso di un controllo alla circolazione stradale il 32enne conducente di un’autovettura di nazionalità bulgara, di cui era delegato per l’utilizzo il citato 45enne, avrebbe esibito uno stick olografo di avvenuta revisione periodica verosimilmente contraffatto;
un minorenne di Bovalino per sostituzione di persona e tentata truffa ai danni dello Stato. Lo stesso, avrebbe attestato falsamente le proprie generalità a personale del locale Ospedale Civile, al fine di usufruire delle prestazioni sanitarie richieste in regime di esenzione ticket;
i Carabinieri della Stazione di Locri hanno denunciato un 26enne e una 21enne residenti ad Ardore ma domiciliati a Locri, per occupazione abusiva di immobile. Nel corso di una perquisizione domiciliare i militari hanno accertato che l’abitazione, di proprietà dell’ATERP di Reggio Calabria, era stata occupata dalla coppia senza averne titolo;
i Carabinieri della Stazione di Roccella Jonica hanno denunciato un 36enne della provincia di Napoli, ritenuto responsabile di insolvenza fraudolenta. Lo stesso, qualificandosi come titolare di un’agenzia di viaggi, avrebbe prenotato 6 camere per alcuni suoi clienti presso una nota struttura alberghiera della zona, contraendo un’obbligazione di circa 10.000 €uro mai adempiuta;
i Carabinieri della Stazione di Bruzzano Zeffirio hanno denunciato due persone di Ferruzzano, un 32enne e una 57enne, per detenzione illegale di munizioni e furto di energia elettrica. Nel corso di una perquisizione presso le loro abitazioni, i Carabinieri hanno rivenuto alcune cartucce cal. 12 abilmente occultate in un fienile di pertinenza delle loro case. Nel medesimo contesto è stato accertato l’allaccio abusivo alla rete elettrica dei citati alloggi mediante un by-pass collegato ai rispettivi contatori, al fine di eludere i reali consumi di corrente.