Contrasto al caporalato, una Convenzione a Reggio Calabria
Firmata in prefettura l’intesa per prevenire forme illegali di intermediazione di manodopera e il lavoro irregolare
Firmata il 12 dicembre nella prefettura di Reggio Calabria la “Convenzione di cooperazione per il contrasto al caporalato e al lavoro sommerso e irregolare in agricoltura: accordo per favorire il libero mercato del lavoro nel settore agricolo e per prevenire forme illegali di intermediazione di manodopera e il lavoro irregolare“.
L’atto pattizio attribuisce compiti e responsabilità precise ai sottoscrittori e affida la “cabina di regia” alla prefettura che intensificherà ulteriormente i servizi di vigilanza e controllo, attuati con l’impiego di Gruppi interforze integrati da personale della direzione territoriale del Lavoro e dell’Azienda sanitaria provinciale (Asp) e monitorerà, con cadenza bimestrale, lo stato di attuazione della Convenzione.
«É un ulteriore tassello» ha sottolineato il prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari «nella lotta all’illegalità volto a difendere la dignità del lavoro e a creare migliori condizioni affinché non vengano calpestati i diritti dei lavoratori».
Gli aderenti alla Convenzione
Prefettura di Reggio Calabria, regione, provincia, direzione territoriale del Lavoro, Inail, l’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria, Corpo Forestale dello Stato, organizzazioni sindacali Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil, Ugl Calabria, Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Copagri, Croce Rossa Italiana, Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le Mafie, Caritas diocesane di Reggio Calabria–Bova, di Oppido Mamertina–Palmi, di Locri–Gerace e la Confraternita Misericordia.
Fonte: www.interno.gov.it
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