Promozioni agevolate per i figli dei politici, scandalo Consiglio regionale Calabria
Non è importante quanto si lavora o con quale passione lo si fa. Le promozioni, nel Consiglio regionale della Calabria, sono appannaggio quasi esclusivo dei figli o dei parenti stretti di politici di primo piano o di burocrati molto potenti. Niente di nuovo, probabilmente, ma tacendo si agevolano i soli meccanismi fangosi che non fanno bene all’Italia che ancora vuole crescere e migliorare. L’ultimo caso, denunciato sulle pagine del Corriere della Calabria dal giornalista Pietro Bellantoni, riguarda le assegnazioni delle cosiddette “Alte Professionalità”. Queste, si legge sul quotidiano, “consentono ai dipendenti di guadagnare un surplus annuale che varia dai 14mila (seconda fascia) a 16mila euro (prima fascia), diviso in 13 mensilità, a cui si aggiunge anche la retribuzione di risultato (tarata sugli obiettivi assegnati) fissata nella misura massima del 30%”.
Cultura ed esperienza viaggiano di pari passo con i cognomi
Maurizio Priolo, segretario generale di Palazzo Campanella, ha così dato seguito all’avviso interno, approvato il 17 febbraio, per il conferimento di 18 A.P.. Tra i prescelti, che si precisa sono stati selezionati per “requisiti culturali, l’esperienza, le attitudini e le capacità professionali che si ritengono maggiormente adeguati per poter svolgere proficuamente e correttamente le funzioni assegnate”, compaiono tuttavia un ragguardevole numero di amici e parenti di esponenti politici delle istituzioni calabresi.
Alcuni dei nomi indicati dal Corriere della Calabria
Tra i promossi Giada Katia Helen Romeo, figlia dell’ex parlamentare Paolo – attualmente in carcere in quanto ritenuto colluso con la macchina ‘ndranghetistica che ha governato Reggio e la sua provincia negli ultimi decenni -, Laura Gentile, nipote di Pino Gentile (vicepresidente del Consiglio) e Tonino Gentile (sottosegretario del Governo). E’ andata bene anche a Elisa Carpentieri, figlia dell’ex segretario generale e plenipotenziario dell’Astronave Giulio, da poco dimissionario dall’incarico di segretario amministrativo dell’ospedale di Reggio. Ad aver conquistato l’Alta professionalità anche Carmelo Nucera, figlio dell’ex consigliere regionale, nonché ex segretario-questore, Giovanni, il cui mandato è terminato nel 2014. Infine un nuovo incarico anche per Lucia Caccamo, moglie di Pasquale Tripodi, che due anni fa non è riuscito a centrare la rielezione a Palazzo Campanella.
Fonte: www.notizietiscali.it
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