Continuano i controlli volti a combattere la pesca abusiva nella Locride. Nella mattinata odierna i militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Roccella Jonica, coordinati dal Tenente di Vascello (CP) Sub. Pietro ALFANO, a seguito di scrupolose indagini, hanno accertato la presenza, al largo di Caulonia, di un’unità da diporto che effettuava pesca professionale, procedendo alla contestazione amministrativa dell’importo di € 4000,00 per l’utilizzo di attrezzi non consentiti per la pesca sportiva ed al relativo sequestro di due reti da posta di circa 150 metri; inoltre, al trasgressore, titolare di licenza di pesca professionale, sono stati sottratti n. 4 punti dalla stessa “per infrazioni gravi”.
Successivamente, nel porto delle Grazie di Roccella Jonica, i militari hanno ispezionato un peschereccio che rientrava da una battuta di pesca, accertando la presenza a bordo di oltre 100 kg di pesce spada, sanzionando i trasgressori per la violazione di più norme; in particolare, l’unità da pesca non rientra nell’elenco comunitario delle unità autorizzate alla pesca del pesce spada, particolare tipo di pesca che, come è noto, è vietata fino al 30 novembre.
Le specie catturate sono state pescate al di sotto della taglia minima prevista.
Oltre alle contestazioni di cui sopra, per un importo complessivo di 32.000 euro, si è proceduto anche al sequestro del pesce spada, alla confisca di un palangaro presente a bordo, alla sottrazione di 5 punti dalla licenza di pesca “per infrazioni gravi” ed alla sospensione della stessa da 3 a 6 mesi.
Il prodotto ittico sequestrato, a seguito di ispezione del veterinario dell’ASP di Locri, che ne ha attestato l’idoneità al consumo umano, è stato devoluto in beneficienza a ad alcuni enti caritatevoli della zona.