Nicotera, si dimette il sindaco delle nozze in elicottero
Fonte: www.repubblica.it
Di Alessia Candito
Franco Pagano è indagato per l’atterraggio in pieno centro di una coppia di sposi. Ma c’è chi avanza il dubbio che abbia lasciato la fascia tricolore per cercare di anticipare lo scioglimento del Consiglio e della giunta per mafia.
Non c’è più un sindaco a Nicotera, il paese calabrese in provincia di Vibo Valentia divenuto noto per le nozze show, che lo scorso 13 settembre hanno visto una coppia di sposi atterrare dietro alla chiesa in pieno centro cittadino, transennato e chiuso al traffico per l’occasione. L’ormai ex primo cittadino Franco Pagano, che a quelle nozze aveva partecipato insieme al suo vice e alle rispettive consorti ha protocollato le proprie dimissioni a mezzogiorno in punto, con una lettera con cui annuncia l’abbandono della fascia tricolore senza però specificare il motivo.
Secondo alcuni, a indurre il sindaco a lasciare sarebbe stata l’avviso di garanzia ricevuto nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla procura di Vibo su quella spettacolare quanto pericolosa manovra in pieno centro. I magistrati di Vibo hanno iscritto Pagano sul registro degli indagati insieme al capo dell’Ufficio tecnico comunale Carmelo Ciampa e al comandante della Polizia municipale, Gregorio Milidoni, che hanno sempre negato le loro responsabilità nell’accaduto. Insieme a loro, risultano attualmente indagati lo sposo Antonio Gallone, Salvatore Delfino, titolare di un autonoleggio che ha procurato l’elicottero, il pilota Giovanni Contieri e il tecnico Enrico Abagnale, quest’ultimo già balzato agli onori della cronaca per essere stato ai comandi dell’elicottero che lanciò petali di rosa ai funerali di Vittorio Casamonica a Roma.
Secondo altri invece, a pesare sarebbe la richiesta di scioglimento per mafia che la prefettura ha già inviata al Viminale e che dovrebbe essere discussa in Consiglio dei ministri domani. Per Nicotera, si tratterebbe della terza amministrazione che termina per decreto in poco più di un decennio.
Anticipando i tempi con le proprie dimissioni, Pagano eviterebbe tutte le conseguenze che lo scioglimento per mafia comporta, a partire dall’eventuale dichiarazione di incandidabilità dei componenti di giunta e Consiglio comunale. Una mossa furba, ma forse tardiva. Le dimissioni del sindaco infatti non comportano in automatico lo scioglimento del Consiglio comunale, effettivo solo dopo la cosiddetta “presa d’atto” da parte dell’assemblea.
Sostenuta da una coalizione formata da Forza Italia e pezzi del centrosinistra, l’amministrazione Pagano è già da tempo una “sorvegliata speciale” per la prefettura. Ancor prima delle nozze show che hanno indotto i magistrati di Vibo a parlare di «illeciti amministrativi palesi», da febbraio ad agosto, una commissione d’accesso ha scandagliato atti, delibere e decreti per verificare eventuali condizionamenti da parte dei clan. Un sospetto che anche la magistratura di Vibo ha da tempo, se è vero che, qualche settimana fa, il procuratore capo facente funzioni ha dichiarato che quell’incauto atterraggio è stato solo uno degli episodi che ha costretto la magistratura ad indagare sull’amministrazione di Nicotera.
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