«La nostra associazione esprime tutta la sua solidarietà alla dirigente scolastica di Domodossola in questi giorni al centro delle polemiche: il suo è stato un gesto doveroso e legittimo, che però si può addirittura e tristemente definire coraggioso considerato il clima clericale che si respira in questo Paese».
Ha commentato così Stefano Incani, segretario dell’Unione degli Atei e degli Agnostici razionalisti (Uaar), le critiche mosse alla dirigente scolastica delle scuola Milani di Domodossola, rea di aver deciso di svolgere in orario extrascolastico la messa di inizio anno, finora svolta in orario scolastico.
«La dirigente ha spiegato di essere cattolica e praticante ma che in quanto dirigente di una scuola laica ha cercato di tutelare il diritto di tutti i bambini. Un discorso che non fa una piega ci sembra. E invece come prevedibile, si è scatenata la bagarre. Magdi Cristiano Allam ha rispolverato la critica alla cosiddetta dittatura del relativismo; la Lega Nord, per bocca del segretario della sezione locale, Marco Bossi, ha parlato di “fabbrica di plastica atea”».
«Noi – prosegue Incani – non possiamo che essere d’accordo con la dirigente e auspicare che nessun rito religioso sia più espletato in orario scolastico né alle scuole Milani, né altrove. Bambini e bambine a scuola ci vanno per imparare, non per essere indottrinati».
L’Uaar è disponibile – attraverso lo sportello informatico gratuito soslaicita@uaar.it – a fornire assistenza a quanti vogliano opporsi a messe, preghiere, visite pastorali e benedizioni in orario scolastico.