Notte prima degli esami: in bocca al lupo!
Era uscito nella sale cinematografiche nel 2006, un anno prima dei miei esami di maturità. “Notte prima degli esami”. Per cui, potete immaginare come, quando la maturità toccò a me e al resto della mia V F, la colonna sonora di questo film calzò a pennello. Il giorno prima degli esami ci si incontrò tutti in piazza per mettersi d’accordo, pacificamente e democraticamente, sui famosi “posti” a sedere. Tre prove scritte per tre giorni, e la divisione fu quasi scontata: ognuno avrebbe dovuto occupare, obbligatoriamente, un posto avanti, un posto in mezzo e un posto agli ultimi banchi. Prova di italiano, io avanti. Serenità al 100%. Matematica mettetemi in mezzo. Terza prova, dietro. Nella mia notte prima degli esami si uscì in macchina a cantare Notte prima degli esami. In realtà, su una classe di 10 eravamo in pochissimi, forse in 5. Non ricordo perchè gli altri non vennero, ma oggi, probabilmente, saprei dire il perchè. Il giorno prima della mia maturità, crisi di pianto. Ma dove volevamo andare, col disimpegno di un anno alle spalle? (Non tutti, ma molti sì). Ma come ce la potevamo fare? La prova di italiano andò bene, lo percepii subito. Matematica chissà. Terza prova, come voleva Dio. Anche la sera prima degli esami orali si uscì in piazza a cazzeggiare. Faceva davvero tanto tanto caldo. 7 luglio 2007: mi svegliai, mi feci la doccia e indossai dei jeans alla pescatora molto larghi, stile Aladino, e per questo qualcuno mi fece una battuta: ma è un giorno importante, è un momento ufficiale, c’è una commissione di professori ad esaminarci, non avevi un’altra cosa da metterti? L’unica cosa di ufficiale per me, in quel sabato, era che l’estate sarebbe iniziata alla fine di quella mattinata, che ad ogni modo, sarebbe finita da lì a due ore. Marx, Pascoli, il Fanciullino. Andò bene. Andò tutto bene. L’esame, il voto finale, la felicità. Ma sarebbe andata bene comunque. Andrà bene, cari maturandi 2016. Ve ne renderete conto dopo, alla fine, che mentre eravate così tanto impegnati a guardare a quell’obiettivo finale, in mezzo c’erano tante cose e queste cose erano le lacrime, le ansie, i messaggi ai compagni, le whatsappate, gli evidenziatori, le mappe per meglio memorizzare, le preghiere, i riti scaramantici, i portafortuna, la nonna e il malocchio.
Godeteveli gli esami di maturità perchè sono quegli eventi che restano nella storia della vostra vita, di cui ricorderete i dettagli per lungo tempo. Scattatevi una foto domani, anzi due: una di classe, una con quelle persone cui sentite che non vi perderete, perchè non vi perderete. Nella prima, tra un paio d’anni, vi divertirete a guardare quelli faranno finta di non conoscervi quando li incontrerete per strada, perchè accadrà. Potrete fare le scommesse sul primo che si sposerà. E poi ci sarete voi, quelli di sempre. Sarete pochi, pochissimi e sarà bello così.
Infine, voglio aggiungere questa frase che sì, è un luogo comune, ma porta con sè una grandissima verità :”La cultura rende liberi”. Acculturatevi più che potete e con questo non intendo “Morite sui libri e buttate la chiave”. No, non lo fate. Avevo colleghi all’università che mi riferivano che per l’intero periodo degli esami non uscivano di casa nemmeno per buttare la spazzatura. Leggete, informatevi e incontrate tante persone. Uscite con tanti altri ragazzi come voi e parlate di ogni cosa e di ogni dove. Viaggiate insieme. Dopo la maturità, qualcuno vi dirà che gli esami non finiscono mai, e così sarà. Così sarà perchè quelli universitari sembreranno infiniti. Così sarà perchè fortunatamente ci sarà sempre qualcuno che vi metterà alla prova e col tempo capirete che non si apprende per gli altri, per il 30 e lode o per i vostri genitori che “..guarda che all’università ti mando, ma devi studiare. E non portarmi a casa voti bassi”. Lo farete per voi stessi, per poter parlare bene e bene rispondere. E’ questa la libertà del sapere, quando nessuno può scavalcarti o farti credere ciò che vuole, perchè TU sai, ancor prima di lui. Il sapere vi aiuterà in ogni ambito della vita, a partire da quei frustrati segretari che tra qualche mese inizieranno a chiedervi scartoffie e documenti con il loro fare arrogante. Ma non divaghiamo. Domani iniziano gli esami di maturità. E, come disse il protagonista di Notte prima degli esami che accomuna migliaia di studenti come voi, in questo momento di questo giorno, “L’importante non è quello che trovi alla fine della corsa, ma quello che hai provato mentre correvi”.
Buona fortuna a tutti voi!