Regge in Corte d’Appello il processo “Revolution”: l’elenco di tutte le condanne
di Angela Panzera, Fonte: www.ildispaccio.it
Nonostante qualche sconto di pena e cinque assoluzioni il processo di secondo grado, condotto contro un’organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di cocaina, supera lo scoglio della Corte d’Appello di Reggio Calabria presieduta da Tommasina Cutroneo. Il 29 aprile dello scorso anno il gup Carlo Indellicati aveva inflitto due secoli di carcere. Adesso, stando a quanto deciso dai giudici di piazza Castello, molti degli imputati alla sbarra vanno condannati in continuazione con altre condanne rimediate e assolti per diversi capi di imputazione. Assolti invece da ogni accusa, Francesco La Cava, Pasquale Marte, Domenico Molè, dai legali Domenico Alvaro e Nico D’Ascola, Pasqualino Morabito e Vincenzo Morgante.
Anche nel secondo grado di giudizio punito duramente a 20 anni di carcere Bruno Pizzata (nella foto) ritenuto dalla Dda reggino uno dei più importanti broker internazionali e narcotrafficante di primissimo livello. “Questa associazione dedita al traffico di stupefacenti, fortemente radicata nel territorio di origine ossia provincia reggina si sposta con estrema facilità su tutto il territorio nazionale ed europeo seguendo le direttive che vengono impartite dalla Calabria. Dalle intercettazioni emerge chiaramente come, mentre Bruno Pizzata si trova nel capoluogo lombardo per condurre le trattative lo stesso riceve le istruzione da Strangio Francesco il quale rimanendo nella provincia reggina fra Locri e Bovalino dettava le condizioni per l’affare”. Scrisse così in sentenza il gup nelle oltre mille pagine di motivazioni del processo “Revolution”.
L’inchiesta svelerà il legame tra diversi soggetti legati alle cosche di ‘ndrangheta di San Luca, Bovalino, Africo ed elementi della Sacra Corona Unita pugliese: tutti uniti nel redditizio traffico internazionale di cacaina. “Il quadro d’insieme- è scritto nella sentenza di primo grado- offre l’immagine di un struttura anche rudimentale cui i compartecipi possono fare reciproco, anche tacito, affidamento. In questo sistema un’evidente posizioni di vertice la occupano Bruno Pizzata e Strangio Francesco classe 46. Quest’ultimo è un po’ il grande vecchio del gruppo, colui che garantisce di fronte agli altri la riuscita delle singole operazioni, che gestisce gli appuntamenti, che assicura a Pizzata i mezzi di sostentamento a Milano, che rimprovera gli altri partecipi(..) Pizzata è certamente l’uomo di punta del gruppo, colui il quale “stoicamente” resta a Milano nonostante abbia finito i soldi per vivere e se lo fa è perché è l’uomo di fiducia, quello che mantiene i contatti con i fornitori esteri e del gruppo dei Pugliesi, o dell’importazione della cocaina ad Aversa. È un po’ il fuoriclasse del gruppo su cui fanno affidamento un po’ tutti e che ci mette la faccia in prima persona: è lui che viaggia continuamente per l’Olanda,il Belgio, la Germania e sempre lui decide come inviare lo stupefacente e che decide che “si deve fare un gruppo a se stante, così ci rispettano tutti”.
Adesso ci vorranno 90 giorni per il deposito delle motivazioni della sentenza d’Appello
Ecco nel dettaglio la sentenza emessa dalla Corte d’Appello:
Olinto Bettini conferma condanna ( 8 anni)
Giovanni Brancatisano 5 anni di reclusione e 26 mila euro di multa
Sandro Bruzzaniti 8 anni e 4 mesi di reclusione e 26 mila euro di multa
Marco Buttiglieri 6 anni di reclusione e 20 mila euro di multa
Claudio Carminati 6 anni di reclusione e 20 mila euro di multa
Denis Carminati 6 anni di reclusione e 20 mila euro di multa
Antonio Commisso 10 anni e 8 mesi di reclusione e 42 mila euro di multa
Domenico Curinga 2 anni e 4 mesi di reclusione e 3 mila euro di multa
Vincenzo Fazzari 12 anni e 8 mesi di reclusione e 60 mila euro di multa
Carlo Ferrara conferma condanna (4 anni e 8 mesi )
Cosimo Fiorito 13 anni e 4 mesi di reclusione e 56 mila euro di multa
Salvatore Fiorito 13 anni e 4 mesi di reclusione e 56 mila euro di multa
Carmelo Ielo 14 anni e 8 mesi di reclusione e 62 mila euro di multa
Francesco La Cava assolto per non aver commesso il fatto
Pasquale Marte assolto per non aver commesso il fatto
Geremia Maviglia conferma condanna (6 anni)
Maurizio Maviglia conferma condanna
Francesco Meduri conferma condanna ( 5 anni)
Domenico Molè assolto per non aver commesso il fatto
Mario Francesco Mollica 1 anno e 4 mesi di reclusione e 4 mila euro di multa
Pasqualino Morabito assolto per non aver commesso il fatto
Vincenzo Morgante assolto per non aver commesso il fatto
Bruno Pizzata 20 anni di reclusione e 90 mila euro di multa
Filippo Rechichi 14 anni e 8 mesi di reclusione e 60 mila euro di multa
Francesco Strangio, classe 1946, 15 anni e 8 mesi di reclusione e 78 mila euro di multa
Francesco Strangio, classe 1980, 14 anni di reclusione e 60 mila euro di multa