Ma di chi cazzo è il terreno del nuovo Liceo?

Anno del Signore 2015.

Tutto è digitalizzato, tutto è informatizzato, tutto è computerizzato su un pc (o su uno smartphone o un tablet) e sappiamo tutto (o quasi) di tutti (o quasi).

Eppure, a Gioiosa Jonica, non si riesce a sapere di chi cazzo è il terreno su cui dovrebbe sorgere il nuovo Liceo Scientifico.

Finanziamenti, progetti, appalti: tutto sembra pronto tranne il fatto che non si sa chi sia il vero proprietario del terreno (o di una parte di esso).

La Provincia dice: è mio (e lo utilizzo per costruire il Liceo per il quale ci metto tanti soldi). L’ARSSA (un ente regionale in fase di liquidazione) dice: non è vero, il terreno è mio (e ci voglio guadagnare qualcosa). Il Comune, poverino, dice: datelo a noi a prezzi più che ragionevoli (magari anche gratis).

Sembrano bambini bugiardi ed egoisti (Provincia e ARSSA) che si azzuffano su un giocattolo (il terzo incomodo, unico soggetto davvero interessato, ovvero il Comune, assiste fra lo stupefatto e l’impotente). Una barzelletta da raccontare in giro.

E poi tutti a farsi belli con il culo degli altri (dei gioiosani): i signori che si fanno eleggere e siedono alla Provincia (consiglieri e assessori di dubbia utilità, ormai prossimi alla loro scadenza definitiva), onorevoli (?) che discettano dai loro ricchi seggi regionali (ma cosa diavolo aspettate ad intervenire su una “macchina mangiasoldi” come l’ARSSA?), i funzionari di enti e sub-enti che sembrano “signorotti” cui dover chiedere un favore (lavoratori spesso assunti per chissà quale prostituzione politica ed elettorale!).

Bisogna darsi una mossa.  Sono bambini, trattiamoli da bambini. Ci è venuta un’idea, allora: perchè non “giocarsi” il terreno alla morra cinese? Facciamo un bel “sasso forbice carta” e non se ne parli più: noi puntiamo sul Sindaco Fuda, noto campione nella disciplina.

Sperando che poi si rispetti l’esito del gioco e non ri ricominci la zuffa tra bambini…

Si scherza, ovviamente: ma almeno, contrariamente a tanti altri, non prendiamo nessuno per il culo.