Prisdarello: l’omelìa di Bregantini nel giorno di Natale 2007
Riceviamo e pubblichiamo dalla Consulta delle Associazioni di Gioiosa Jonica
L’OMELIA DI MONS. GIANCARLO BREGANTINI A NATALE DEL 2007 IN OCCASIONE DELLA BENEDIZIONE DELLE CAMPANE DELLA CHIESA DI PRISDARELLO NEL DECENNALE DELLA FONDAZIONE.
“TENETELA CARA”
Il 21 dicembre del 1996 veniva posta la prima pietra ed in meno di un anno la comunità di Prisdarello terminava la costruzione della chiesa dedicata a S. Antonio di Padova. L’8 dicembre 1996 veniva ufficialmente inaugurata da Don Nadile e dal vescovo Bregantini.
“Siete una comunità tenace, unita, coraggiosa ma soprattutto efficiente. Un esempio per tutti.”
Con queste parole mons. Bregantini ha voluto rendere onore il giorno di Natale alla comunità di Prisdarello, la popolosa frazione di Gioiosa Jonica dove padre Giancarlo si è recato per benedire le due nuove campane della Chiesa dedicata a S. Antonio di Padova.
Il neo-arcivescovo ha quindi lanciato un messaggio.
“A questa chiesa avete dato l’anima, il cuore, avete dato il vostro contributo ed è la dimostrazione che quando si è uniti si fanno cose belle. Quando si è compatti ognuno dà quello che può dare, ma lo dà con amore e gioia.”
Ha quindi proseguito:
“Questa bella chiesetta io la paragono ad un pastore che guarda la vostra casa. La chiesa con questo campanile alto rappresenta come la mano di Dio che protegge il vostro cammino. E’ la difesa della vostra famiglia. Tenetela cara.”
Nell’omelia, il presule ha ricordato i momenti belli e dolci vissuti con la comunità di Prisdarello dal momento in cui nacque l’idea fino alla costruzione della chiesa, evidenziando l’importanza del lavoro cristiano svolto da Don Nadile e Suor Dina. Poi ha posto l’accento sul perdono.
“Costruire ponti e non mura. Colmare le voragini. Insisto sul perdono perché ritengo che il dono più grande che Dio ci possa fare è quello è di perdonarci e soprattutto di aiutarci a perdonare. Perché tutti abbiamo bisogno di perdono. Chi di noi non ha bisogno del perdono di Dio. Chi di noi può giudicare l’altro. Tutti abbiamo bisogno di un aiuto. Tutti del perdono, tutti di un bacio e di un abbraccio come la mamma che culla il suo bambino in braccio. Tutti siamo uguali, tutti abbiamo bisogno di sorrisi, di sostegni di speranze. Nessuno può giudicare gli altri, nessuno osi tantomeno escludere l’altro.”
Ha quindi proseguito:
“Lascio tre messaggi a questa Comunità:
1)- Innanzitutto siate grati a Dio di questa Chiesa, tenetela come luogo dove il Signore vi accoglie, asciuga le vostre lacrime e vi rilancia nella speranza, perciò custoditela bene e siate sempre consapevoli e insieme fieri.
2)- unite la vostra casa con la chiesa. Fate in modo che anche in casa si parli di Dio, si preghi, ci sia la parola giusta al momento giusto; si sappia dare speranza e sorriso ai bambini, dolcezza e misericordia;
3)- pregate sempre per chi la fede ve l’ha donata, in questo caso accanto alla figura di Don Nadile vorrei ricordare suor Dina che tanto ha fatto specialmente con i più giovani ed i ragazzi con il suo entusiasmo, il suo ottimismo, la sua travolgente iniziativa per ogni cosa.”
Ha quindi ricordato il contadino morto nell’incendio a Cola per difendere la sua terra i suoi campi il suo lavoro, l’amore della terra. “Io so cosa significa perché anch’io sono figlio di contadini e so quanto vale per chi lavora la sua terra con amore, la casa , la campagna, i campi, gli ulivi. Teneteci a queste cose. Di questa realtà ci sia il ricordo che abbiamo già programmato, innalzando sul luogo un significativo monumento.”
Quindi i giovani della Comunità di Prisdarello hanno ringraziato Padre Giancarlo “per aver creduto in noi giovani, per il suo entusiasmo, il suo sostegno, la sua fiducia per una comunità che partendo da una piccola pietra è riuscita a costruire una salda e duratura roccia rappresentata dalla Chiesa.”
Hanno quindi consegnato una pietra tipica della fiumara di Prisdarello, utilizzata per costruire l’anfiteatro della Chiesa, quale perenne ricordo di loro giovani.
Ha fatto seguito il ringraziamento degli adulti che hanno consegnato una icona raffigurante la sacra famiglia.
La cerimonia si è conclusa con l’inaugurazione lapide nel decennale della fondazione della chiesa.
Sulla lastra di marmo Don Nadile ha scritto: “Nel decimo anniversario della fondazione della chiesa S. Antonio di Padova nella frazione Prisdarello di Gioiosa Jonica, parrocchia di S. Rocco, il campanile della Chiesa con la collaborazione dei fedeli è stato dotato di due nuove campane benedette da S.E. Rev.ma Mons. Giancarlo Maria Brigantini Vescovo di Locri Gerace Arcivescovo eletto dell’Arcidiocesi Metropolitana di Campobasso Boiano – Mons. Vincenzo Nadile Amministratore Parrocchiale 8dicembre 2007 APRM”.
Padre Bregantini ha così concluso: “Il vescovo è cresciuto con voi e voi con il vescovo. Per questo vi ringrazio, rimanendovi grato per sempre. Questo segno di memoria e di speranza porti pace, vittoria sul male speranza nel cammino quotidiano.”
Gioiosa Jonica, 28 dicembre 2007