Caulonia, il Direttore di Ciavula scrive ad Ammendolia e Franco: “La sinistra si apra al merito in un percorso che non può essere breve”
Cara Luana Franco, caro Ilario Ammendolia,
ho letto con gratitudine e speranza il vostro carteggio virtuale, orgoglioso che sia stata Ciavula ad ospitarlo.
Quando Luana ha scritto la sua lettera aperta è accaduto un fatto insolito. Per molti giorni è risultato essere l’articolo più letto, con circa 650 visualizzazioni giornaliere per diverse migliaia di visualizzazioni complessive. E’ molto raro che si raggiungano questi numeri con articoli di politica, i lettori generalmente privilegiano la cronaca. Abbiamo interpretato questo avvenimento come assolutamente positivo, come se i lettori di Ciavula stessero in qualche modo mandando un segnale: c’è bisogno di dialogo e proposte.
Caulonia è un paese particolare, per certi versi. Il dibattito politico troppo spesso non è tale perchè diventa contrapposizione tra persone o gruppi per quel poco di potere che offre amministrare un piccolo paese. E in questo quadro deprimente la critica, che sia politica o giornalistica, viene vista come un attacco personale. La logica dominante è quella del “con me o contro di me”. Di questa devianza è vittima anche qualche assessore della giunta Cagliuso che si crede così importante da pensare che il mondo intero lo attacchi, addirittura per una presunta ed inesistente antipatia personale.
Quando si decide di candidarsi ad occuparsi dell’interesse collettivo, e a maggior ragione quando si viene eletti, si diventa dei personaggi pubblici e le azioni che si compiono nello svolgimento dei propri incarichi istituzionali non sono più private e personali, ma assolutamente pubbliche perchè riguardano tutti. Ed essere criticati deve essere messo in conto ed accettato come elemento essenziale della democrazia. Solo i peggiori dittatori, come il criminale di guerra Vladimir Putin (grande amico di Silvio Berlusconi, tanto per dire), non accettano le critiche pubbliche e le reprimono considerandole un attentato alla nazione. E certe dichiarazioni che si sentono di tanto in tanto a Caulonia (“Con queste critiche si rovina l’immagine del paese”) puzzerebbero molto di fascismo se non fossero invece intrise di piccolezza e meschinità.
Per fortuna non tutta la classe politica si ritrova immersa in questo stato mentale di vittimismo.
Noi di Ciavula possiamo testimoniarlo direttamente. Siamo stati estremamente polemici con le amministrazioni Riccio e Belcastro (col senno di poi, ed avendoci riflettuto molto sia in privato sia in redazione, ritengo doveroso fare un’autocritica. Pur non avendo cambiato opinione su quelle esperienze amministrative, devo ammettere che a volte siamo stati eccessivi) ma i due ex sindaci non hanno mai messo in discussione, a fronte di un attacco pubblico a tratti molto forte, i rapporti personali. Dimostrando una maturità invidiabile e assumendo in pieno sulle proprie spalle il ruolo istituzionale ricoperto.
Negli ultimi due anni, non avendo criticato con la stessa veemenza l’amministrazione Cagliuso, siamo a tratti stati considerati vicini all’amministrazione. Ovviamente è falso. Il nostro compito non è schierarci con una maggioranza o con una minoranza ma conservare la libertà di scrivere quello che pensiamo, senza considerare minimamente se possa fare piacere ad uno schieramento piuttosto che ad un altro.
L’assenza di critica martellante è stato piuttosto frutto di quella riflessione autocritica a cui ho accennato sopra. Ma questo non ci impedisce di essere critici quando crediamo che serva, come in questa fase in cui molti elettori di Franco Cagliuso si scoprono beffati ed ingannati da chi si è presentato ad amministrare Caulonia con una lista civica ed ora ha consegnato l’amministrazione ad un partito politico come Forza Italia. Il partito che a livello regionale e nazionale permette alla Lega di governare, quella stessa Lega che ha sempre insultato e disprezzato noi meridionali.
Iscriversi ad un partito politico è legittimo, ovviamente, anche se sei un sindaco o un assessore. Ma altrettanto legittima può essere la delusione di chi ha votato una lista civica e si ritrova un solo partito al comando, come ha affermato l’ex vicesindaco Andrea Lancia nell’ultimo consiglio comunale.
Ad ogni modo il sindaco Franco Cagliuso, che si è sempre dimostrato pronto al dialogo, da politico di lungo corso non cadrà di certo nel tranello della critica vissuta come attacco personale.
Tutta questa lunga riflessione per sottolineare la condivisione di quanto scrive Ilario: “Tanto più si parlerà di <<progetto Caulonia>> tanto meno si parlerà delle persone, tanto meno circolerà l’odio”.
Se si sposta il confronto dallo scontro tra gruppi a quello, ragionato, sulle tante e importanti questioni che Caulonia deve affrontare, forse la critica smetterà di essere vissuta come un attacco alla propria persona.
Devo ammettere che negli ultimi consigli comunali ho visto dei segnali positivi, ma anche uno negativo e parto da quest’ultimo, rivolgendomi alla neo eletta Presidente del consiglio comunale Agnese Panetta a cui auguro buon lavoro. Se ha ragione a sostenere che non si possono fare interventi eccessivamente lunghi e nemmeno un numero illimitato di interventi sullo stesso argomento, non ho apprezzato che, sul finire dell’ultimo consiglio, sia stata negata la parola a Luana Franco. Sono sicuro che, dall’alto delle sue qualità e della sua sensibilità istituzionale, la nuova Presidente del consiglio riuscirà a razionalizzarne i lavori, come è giusto che sia, dotandolo però di regole condivise anche con la minoranza (che, ricordiamolo sempre, in quanto tale in consiglio è la parte debole e quindi da tutelare).
Venendo al resto, nel penultimo consiglio comunale il sindaco Cagliuso ha fatto un discorso importante, passato però un pò troppo sotto traccia e che quindi voglio evidenziare. Di fronte agli attacchi della minoranza, che ha duramente accusato l’amministrazione di “falso in bilancio” in merito al Kaulonia Tarantella Festival, Cagliuso ha replicato mantenendo un tono molto “istituzionale”, senza contrattaccare a testa bassa come avvenuto in precedenza. Ovviamente un sindaco che viene criticato deve difendere il proprio operato e spiegare le proprie scelte, ma lo si può fare in modi differenti. La dichiarazione di intenti di Cagliuso è senza dubbio positiva e apprezzabile.
Nell’ultimo consiglio poi non si è potuto non notare che ci sono stati degli interventi più concentrati sulle cose da fare e su quelle fatte. A partire dallo sforzo programmatico del neo assessore Vincenzo Frajia e dall’intervento del neo vicesindaco Ninni Riccio, che ha anche rivendicato scelte passate estremamente importanti e molto “politiche”. Anche i due assessori riconfermati, Antonella Caraffa e Antonella Ierace, hanno rivendicato i successi ottenuti dalla loro amministrazione, elencandoli con orgoglio.
Ecco, se si riuscisse sempre più a spostare il confronto sulle tematiche di interesse collettivo, confrontandosi e scontrandosi sulle modalità migliori per affrontarle, Caulonia farebbe un grande passo avanti sulla strada indicata da Ilario Ammendolia.
Ilario poi affronta anche il tema della ricomposizione e riaffermazione della Sinistra: “Come elettore, cittadino e appartenente ad una Sinistra moderata, umana , tollerante e libertaria guardo con interesse a Te (Luana Franco) e ad altre e altri che sono i protagonisti dell’attuale fase politica. Guardo con attenzione al PD e a ciò che si muove intorno a quel partito. Guardo ad una Sinistra inclusiva e non arrogante e respingente”.
Di questo c’è bisogno di parlare e riflettere lungamente, e diventa senza dubbio un tema centrale a fronte della politicizzazione (o sarebbe meglio dire partitizzazione) dell’amministrazione Cagliuso, che ha sposato in pieno le insegne della destra moderata di Forza Italia.
In un recente confronto on-line avuto con la Segretaria del Partito Democratico Elly Schlein e con altri esponenti di quel partito (da Livia Turco a Susanna Camusso), in merito al referendum sulla cittadinanza, di cui la Rete delle Comunità Solidali di cui mi onoro di essere il VicePresidente è stata promotrice, ho avuto modo di apprezzare lo spirito di inclusività e apertura che caratterizza l’attuale leadership del PD. Elly ha sposato il nostro referendum anche se il Pd non è stato coinvolto come promotore, lo ha sostenuto (e ne sosterrà l’esito, abbiamo di fronte mesi importanti) anche se è stato avanzato col sostegno di un altro partito. Non ha anteposto la sua bandiera alla causa, cosa rara per la sinistra del XXI secolo.
A Caulonia serve lo stesso spirito. La sinistra dovrebbe andare oltre le sigle e aprirsi alle professionalità e al merito, in un percorso che non può essere breve, come scrive bene Luana.
Su questo valuterò se avanzare una proposta nei prossimi giorni.
Intanto vi abbraccio e vi ringrazio.
Giovanni Maiolo