Violi: “Gli uomini sono tutti uguali? La realtà amara dei diritti negati”

Violi: “Gli uomini sono tutti uguali? La realtà amara dei diritti negati”

di Francesco Violi

Una cosa è certa gli esseri umani nascono tutti allo stesso modo, sia nei paesi poveri e sperduti, con poche cure, con scarse speranze di sopravvivenza se hanno qualche problema, sia nelle città più moderne con tutte le attenzioni appropriate, ma nascono nudi e indifesi, tutti uguali. Ma quando cominciano a crescere si accorgono che, di fatto, non sono trattati allo stesso modo: hanno tutti gli stessi doveri ma non hanno gli stessi diritti, alcuni vivono nell’opulenza altri sopravvivono in povertà. La distinzione comincia da dove sono nati, se nel ” nord” o nel “sud” del mondo , da chi li ha generati se son figli di operai o figli di dirigenti, se son figli di immigrati, se hanno il colore della pelle diverso da quello dell’immaginario collettivo. Indipendentemente dalle le condizioni economiche o la zona del mondo dove si è nati, in ogni luogo c’è qualcuno che si crede superiore ad altri che, loro malgrado, accettano la condizione “ inferiore”. Talvolta nasce qualche timida protesta da parte di questi ultimi, talvolta diventa vigorosa, talvolta si trasforma in controversia e in guerra. In Italia ormai da venti anni a questa parte le leggi che ha messo a terra che questa destra ipocrita, e che la sinistra non ha saputo o voluto contrastare, lede i diritti delle persone sanciti dalla Costituzione, che di fatto è calpestata , ridotta a cartastraccia perfettamente sconosciuta o ignorata dai parlamentari e men che meno dal popolo che li ha mandati al potere, votando senza riflettere, perché promettevano di alzare barriere e di scacciare gli altri , quei “diversi” che fanno schiamazzi notturni che si ubbriacano cercando di dimenticare le frustrazioni subite durante la giornata e durante la loro esistenza.


Partiamo un po’ più da lontano, dalla fine della seconda guerra mondiale, l’Italia sconfitta militarmente, ridotta territorialmente, cerca di uscire da un incubo nel quale il Fascismo l’aveva portata: viene scelta la Repubblica, viene redatta la Costituzione in cui si garantiscono diritti e doveri che dovrebbero permettere una vita dignitosa a tutti, in base alle proprie possibilità, al proprio lavoro, non solo ai ricchi, ma anche ai poveri, profughi, rifugiati politici, cristiani, musulmani, protestanti, insomma tutti quelli che si attengono alle leggi e ai doveri, stabiliti in base alla stessa Costituzione. Viene sancita la condanna dell’ideologia fascista che però è rimasta sempre sulla carta. Dopo la tragedia della seconda guerra mondiale con la diaspora degli ebrei, e i crimini dei nazisti, i principali responsabili tedeschi sono stati condannati e nel processo di Norimberga, ma i complici dei nazifascisti che erano in Italia che fine hanno fatto? Qualcuno ci ha fatto notare che nessuno è stato condannato, tutto è caduto in sordina, nessuno è andato a cercarli pur essendo responsabili di crimini efferati e del tutto ingiustificati come quelli dei loro compari nazisti! Sta di fatto che costoro non hanno mai accettato la Costituzione, anzi si sono intrufolati nella classe dirigente approfittando della libertà di associazione, (art. 17 e 18 della Costituzione), insomma, cacciati dalla porta sono rientrati dalla finestra con Alleanza Nazionale attorno alla quale, in seguito, sono nati gruppi cosiddetti “neofascisti” prima e poi “suprematisti” per perseguire i “ diversi” e i “comunisti” visti come fumo negli occhi perché cercavano di difendere i diritti di tutti. In questo contesto sono gli attentati terroristici e gli scontri degli anni settanta ( gli anni di piombo) del secolo scorso che la classe dirigente di allora, formata da democratici cristiani, che si sono sempre autodefiniti di centro, di fatto non ha mai saputo combattere adeguatamente, probabilmente, per la corruzione di molti esponenti politici più autorevoli. Il fenomeno del terrorismo violento, rosso o nero che fosse, si è spento per merito delle forze dell’ordine e dei cittadini responsabili che non si sono piegati ai violenti, isolandoli e denunziandoli . Ma le idee neofasciste non sono tramontate. I vecchi fascisti, non condannati per i crimini di guerra, hanno trasmesso le loro idee balorde ai figli, idee che sono passate ai nipoti, ai pronipoti. Non tutti facevano politica attiva ma covavano nell’ombra nell’attesa che venisse il momento giusto per emergere. Prima la rappresentanza al Parlamento era minima, una minoranza che via via si è rafforzata, è nata cosi la Lega Nord di Bossi che inizialmente aveva lo scopo palese di cacciare i meridionali dalla “Padania” e costituire uno stato separato in cui la “razza” prevalente era quella lombardo-veneta e contrastare i meridionali, brutti, sporchi e cattivi che venivano a rubare il lavoro ai locali. Nella Lega si riconoscevano ( e si riconoscono ancora) i tratti dei peggiori regimi non democratici di destra e di sinistra passati e presenti.
Il sogno di Calderoli si è realizzato adesso, dopo più di venti anni, con la complicità di Fratelli d’Italia, eredi di Alleanza Nazionale di cui abbiamo già parlato prima. Ha pianto di gioia Calderoli, solo lui. Molti italiani hanno pianto ma non di gioia, di rabbia per l’autonomia differenziata con la quale non hanno separato solo la “Padania” ma l’Italia intera riducendola a pezzetti. Adesso possono cacciare due piccioni con un fava: i meridionali, gli italiani dalla pelle scura, e gli stranieri in genere. E se non vogliono andarsene negheranno loro i diritti costituzionali. No, la Premier ha detto chiaramente che non toglierà l’assegno per i figli agli italiani, ma certo che non può garantirlo ai figli degli “stranieri” regolarmente presenti che lavorano e pagano le tasse, perché i soldi non bastano, bisogna scoraggiare la loro presenza, costringerli ad andare via. Oppure, come qualcuno pensa, creare una nuova schiavitù, tanto questi non hanno diritti, non votano, non possono, interferire, e gli “italiani”, quelli che contano, fondamentalmente fascisti, approvano.


Per fare questo si spendono miliardi di euro per costruire un carcere in Albania dove rinchiudere parte dei profughi che arrivano per mare in attesa di valutare la loro situazione per rimpatriarli o dare loro un permesso provvisorio da rifugiati politici.
E’ inutile che si lamentano, quelli di Fratelli d’Italia, per non avere rappresentanza nel Consiglio Europeo, pur avendo preso più voti in Italia, hanno votato contro tutte risoluzioni della Comunità europea degli ultimi due anni, nessuno li vuole come oppositori interni. L’Italia sarà rappresentata da un Commissario all’interno del consiglio, un tecnico. Di fatto l’Italia è isolata con la sua violazione dei diritti fondamentali con le sue decisioni scelerate in tutti i settori strategici compreso quello energetico . È’ inutile che ci raccontano che la disoccupazione scende, che l’economia va bene, che l’autonomia differenziata è una grande opportunità per tutti, che gli africani vanno aiutati nei paesi di provenienza ( con i quali spesso non esistono nemmeno canali diplomatici). Che non possiamo ospitare gente che viene ad usurpare il lavoro perché non c’è lavoro per tutti. Prima gli Italiani, (come Trump, prima gli Americani) mentre nascondono bene certe situazioni reali: mancano lavoratori in certi settori fondamentali che stanno agli estremi del mercato del lavoro. Ad esempio nel lavoro manuale, quello dei campi e delle costruzioni, mal regolato e abbandonato a se stesso dove spesso i lavoratori, sottopagati, lavorano in nero con rischi altissimi per la loro incolumità. Gli “Italiani” non vogliono più fare questi lavori troppo faticosi per cui sono riservati ai “nuovi schiavi” meglio se stranieri che non possono protestare. Ma non riusciamo ad immaginare cosa succederà quando questi saranno costretti dall’attuale regime ad andare via. Mancano lavoratori nei settori più avanzati quelli delle alte tecnologie (AI compresa) perché gli Italiani, ingegneri, tecnici informatici, non sono stati preparati adeguatamente per poterli svolgere, oppure perché sono andati già via, dopo essere stati formati, attirati da proposte allettanti provenienti dall’estero. Già, i residenti diminuiscono, non sono compensati dagli arrivi di stranieri! E tra gli stranieri non ci sarebbe qualcuno con una buona istruzione per compensare queste carenze? Nessuno si preoccupa di chiedere loro quello che sanno fare, l’unica cosa che ha importanza e trovare un modo per mandarli via, rende di più in termini di voti. E’ così che si mantiene il potere (non si fa L’Italia perché questo regime non ha alcuna idea sul futuro del paese), e non molleranno facilmente la presa. Insomma si fa la guerra agli stranieri per mantenere il potere, si fa man bassa dei mezzi di informazione, piegati e complici del regime, che tutto fanno tranne che informazione corretta e imparziale. Si nasconde tutto quello che non va. Cosa racconteranno, quelli che stanno al potere, quando finiranno i soldi del PNRR e la disoccupazione riprenderà a crescere perché non sono state fatte riforme strutturali, invece di costose propagande elettorali ( in riferimento al carcere in Albania) per cacciare gli stranieri. Già scacciare gli altri, quelli nati uguali ma “diversi “ a cui sono negati i diritti contro le direttive della Comunità Europea, oltre che quelle della Costituzione Italiana mentre gli “italiani”, quelli nati nel benessere, non vogliono fare più sacrifici fisici, non accettano lavori in cui devono fare tardi la sera, preferiscono l’aperitivo con gli amici, non vogliono fare lavori in cui si devono impegnare mentalmente, insomma vogliono lavori facili comodi, magari senza spostarsi troppo dai loro affetti.


All’estero le cose non vanno meglio, per mantenere il potere si fanno le guerre quelle con le bombe con migliaia di morti. In Israele si combattono e si uccidono i palestinesi dopo aver usurpato le loro terre e reso di fatto la loro vita impossibile. Controreazione sproporzionata, ad una reazione efferata, ma non inattesa, da parte dei palestinesi. Finché c’è guerra il regime mantiene il potere, non si fanno elezioni in uno stato di emergenza! Per mantenere il potere, la guerra deve durare più possibile. I palestinesi sono nati uguali agli israeliani ma dalla parte sbagliata, come gli ebrei durante il regime nazista, adesso i ruoli si sono invertiti sono gli ebrei i carnefici, contro tutti e tutto.
In Ucraina succede la stessa cosa simile in una scala migliaia di volte più grande. Il regime russo non ha mai accettato la nuova situazione che si è venuta a creare verso la fine del secolo scorso con la costituzione delle repubbliche indipendenti in seguito alla caduta dell’ “impero” sovietico. Ha scatenato con una scusa quindi una guerra di riconquista senza esclusione di colpi, con il consenso interno alimentato da una informazione totalmente controllata e filtrata dallo stesso regime. Bisogna stare attenti ad ogni parola, non esistono diritti nemmeno per i ricchi che rischiano la vita o di morire in carcere a qualsiasi accenno di dissenso.
Ma di fronte alla morte si è tutti uguali? Si, anche i nati nell’opulenza, nelle lobby economiche che sono protette dal potere, muoiono allo stesso modo di quelli che sopravvivono con poco. Anche loro possono essere vittime di disgrazie, di malattie e di incidenti. Si pensi alla tragedia del Bayesian affittato per 250 mila euro a settimana che non sono stati sufficienti a salvare la vita ai ricchi passeggeri! Forse può dare sollievo solo una cosa nel momento della morte, la consapevolezza di essere serviti agli altri, di aver fatto qualcosa di bene nel proprio piccolo, non bisogna essere santi, ma non conviene essere ricordati per l’odio e il male che si è fatto agli altri per seguire le proprie ambizioni, si verrà presto dimenticati, o citati come esempio da non seguire.

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