Le “Sante ragazze” di Ljubiza Mezzatesta in mostra a Caulonia: un viaggio tra sacro e femminismo
L’associazione culturale “Le muse ignoranti”, in collaborazione con lo I.A.R, “Istituto per l’Arte e il Restauro”, Palazzo Spinelli, FI, è lieta di presentare:
“LJUBIZA MEZZATESTA: ICONOGRAFIE CONTEMPORANEE TRA SACRO E FEMMINISMO”.
Mostra a cura di: Francesca Dimasi.
SANTE RAGAZZE
DODICI PROTAGONISTE EXTRA-ORDINARIE,
“PER UN ANNO CHE SAPPIA STARE AL PASSO DELLE DONNE”
SANTE MA PRIMA DI TUTTO DONNE
Dodici eroine delle virtù che si sono distinte in terra per l’eccezionalità delle loro imprese, per il carisma, il coraggio, la libertà, la tenacia e il loro multiforme servizio. Anna, Maria Maddalena, Agata, Margherita, Lucia, Ildegarda, Chiara, Rosalia, Caterina, Giovanna, Rita e Teresa sono Sante ma prima di tutto Donne, che hanno scritto libri, fondato Ordini, compilato ricchi testamenti spirituali; sono state acute consigliere di papi e caparbie ammonitrici di imperatori; ancor prima di far miracoli, nelle loro vite – di certo non facili – sono state eroine, ribelli, innovatrici, portatrici di pace e di luce; hanno ispirato artisti, musicisti ed architetti di ogni secolo e hanno lasciato un’impronta indelebile nel cuore e nell’immaginario umano.
Sante Ragazze che si raccontano in prima persona, parlando della loro vita interiore, dell’impronta che hanno lasciato nel cuore e nell’immaginario umano. Monologhi di vite giuste ed extra-ordinarie, caratterizzate da una grande determinazione e forza di volontà, emerse in un mondo e in un tempo che troppo spesso escludeva le donne, relegandole alla sola vita domestica. Donne, specchio del contesto storico in cui hanno vissuto, che afferrate dall’amore di Dio con la loro vita e il loro esempio hanno contribuito a costruire il tessuto sociale, religioso e culturale del loro e del nostro tempo.
Una collezione agiografica in rosa ci regala 12 ritratti pop, più 1, della storia e della religiosità occidentale. La metafora grafica è quella dei breviari medioevali trasposta nella contemporaneità. Un’iconografia moderna disegna grandi figure sacre del passato. Trae ispirazione dalla tradizione cristiana per realizzare una raccolta di 12 soggetti più uno che, nel rispetto degli attributi iconografici di ciascuna santa/o, prendono la forma di vere e proprie icone pop.
Francesca Dimasi