Il ricordo di Piazza della Loggia e i venti di guerra che soffiano sull’Europa. La riflessione di Ammendolia
Mezzo secolo fa, esattamente il 29 maggio del 1974 a Caulonia si svolse una importante manifestazione contro la sanguinosa strategia della tensione. Ma andiamo con ordine: la bomba di Piazza della Loggia a Brescia, scoppiò alle 10,22 del 28 maggio del 1974. Tutto lasciava intravedere che si trattava di un tentativo di rilanciare la strategia della tensione ed instaurare una dittatura militare in Italia come era appena successo in Cile.
Non sempre la “provincia” è stata retroguardia.
Posso riportare una esperienza personale :in quel periodo insegnavo a
Roccella e, appena si diffuse la notizia della strage, come CGIL – SCUOLA (di cui ero il responsabile) , decidemmo di sospendere le lezioni e riunirci in assemblea. Ci furono momenti di tensione ma il 90% del corpo docente aderi’ alla nostra iniziativa e, se ben ricordo, partecipò anche parte del personale “non docente”.
Il giorno dopo manifestammo a Caulonia organizzando un corteo che attraversò le vie del paese. Non fu una manifestazione “comunista” ma di popolo ed infatti, accanto a noi di “Sinistra che avevamo indetto la manifestazione , parteciparono al corteo ceti sociali storicamente moderati e moltissimi cattolici che votavano DC.
Prima che il corteo partisse dal Municipio, prendemmo una decisione molto importante: alla testa ci sarebbe stato il grande Tricolore che normalmente veniva esposto sul balcone del Comune in occasione delle feste nazionali.
Sulla nostra decisione ci fu il dissenso di pochi che avrebbero voluto caratterizzare la manifestazione con i simboli della Sinistra, ma ritenevo allora è ritengo oggi che i valori fondamentali della Repubblica debbano e possano essere patrimonio di tutti… e come tali difesi da tutti.
È passato mezzo secolo e guardo a quei giorni, che ai miei occhi restano belli e solari, con disincanto ma con un filo di nostalgia.
Oggi soffiano seri venti di guerra che minacciano l’umanità.
In Italia sta per essere approvata la legge sulla autonomia differenziata che dividerà l’Italia e metterà il Sud ai margini dell’Europa.
Eppure tutto tace o quasi..
La gente è avvolta in un rassegnato fatalismo (che mi fa paura) e le forze politiche vivono solo durante le elezioni.
Capisco che le cose cambiano e tutto scorre ma dal disimpegno politico e civile non è venuto mai nulla di buono.
Ecco perché sento il bisogno di far conoscere ai giovani la storia della nostra terra.
Ilario Ammendolia