Sisì Napoli e le risposte banali del Capo della Protezione Civile
Lunedì sera ho assistito con grande attenzione e coinvolgimento alla lezione del Corso di formazione politica che la Diocesi di Locri ha avviato all’inizio dell’anno che ha per titolo:
Corso di formazione all’impegno socio-politico e alla cura del Creato
Il libro di testo, se così si può definire, l’Enciclica di Papa Francesco “Laudato si”
Relatore della serata il Geologo Carlo Tansi, responsabile della Protezione Civile della Regione Calabria.
Il tema della lezione :
Calabria: da una storia geologica unica al mondo, non solo catastrofi, ma anche un immenso tesoro……nascosto.
La splendida lezione era centrata sulla Storia geologica della nostra terra e sulle grandi potenzialità e ricchezze da proteggere. Il Dott. Tansi ha, molto opportunamente, riaffermato come imperativo categorico, il bisogno di prevenzione prima di giungere di fronte ai disastri onde evitare il lamento che segue. A tal proposito ha molto indugiato sull’immagine di una vecchietta in lacrime.
Una delle slide che mi ha più impressionato è stata quella che mostra la pista dell’aeroporto di Reggio Calabria costruita sopra, ed a resecare, il greto di un torrente. La mano dell’uomo, quindi, prima del destino cinico e baro.
Tutto perfetto. Se non che è stata da me sollevata una osservazione, cioè che la prevenzione attiene certo ai cittadini, che con i loro comportamenti spesso e volentieri sono causa delle premesse perché i disastri siano pressoché tutti annunciati, ma che attiene anche e soprattutto allo Stato in tutte le sue articolazioni e in tutti gli atti che compie.
Ho sollevato due questioni, tra le tante che si potrebbero elencare, che mostrano come lo Stato, nella fattispecie il Governo ed il Parlamento da un lato, e la Regione Calabria dall’altra, con due atti consecutivi (il decreto Madia sulla riforma della PA che di fatto liquida le Sovraintendenze e la Regione Calabria con la riforma della LUR che coprendosi dietro lo slogan del consumo di suolo zero, di fatto legittima una perseveranza nella cementificazione) siano andati in direzione esattamente contraria a quella che avrebbe dovuto essere quella della prevenzione dei disastri.
Il Dott. Tansi, visibilmente seccato dalla domanda, ha risposto a queste mie considerazioni con la formula più banale: “… qui non facciamo politica, il mio compito è affrontare le emergenze”. Usando uno dei luoghi comuni del qualunquismo italiota.
Ora, a parte il luogo,” Corso di formazione socio-politica….. “, questa era la risposta che da una figura qualificata quale il Geologo Dott. Tansi è, che mi aveva fatto esultare all’atto della sua nomina, la risposta dicevo che meno mi sarei aspettato.
Non ho alcun dubbio, egregio Dottore, che il “Governo del territorio, il suo uso e le sue trasformazioni ” sia tema “politico” per antonomasia. Sia il tema sul quale si confrontano gli interessi privati con gli interessi della collettività e del bene comune. Siano cioè i temi che governati come è stato fatto sino ad oggi, nel rispetto solo ed esclusivo delle regole del mercato, abbiano badato a tutelare gli interessi del profitto della grandi imprese, mega opere, trivellazioni, a danno ed a scapito dell’interesse e del bene comune e delle categorie meno privilegiate. Per le competenze, capacità e sensibilità spero che quella che il Capo della Protezione Civile ha dato lunedì sera a Locri, sia stata una risposta estemporanea ispirata dalla necessità di non aprire un fronte col Governo Regionale Calabrese, nel momento in cui ha bisogno di avere invece un dialogo istituzionale. Sono un Uomo delle istituzioni e capisco questo bisogno.
Lo capirei di meno e sarei preoccupato, se fosse sua convinzione che gli atti sopracitati non siano un contrasto al suo lavoro ed al suo programma, per l’immediato futuro del dipartimento che dirige.
Isidoro Napoli
Assessore all’Urbanistica Comune di Marina di Gioiosa Ionica