Le riflessioni del Prof. Violi sul rinnovo del consiglio europeo
A giugno voteremo per il rinnovo del Consiglio Europeo ed è cominciata la campagna elettorale, per la verità quella del regime, non si è mai conclusa durante un anno e mezzo di potere in cui, i governanti, hanno messo le mani sui principali organi di informazione e sugli istituti di statistica, martellano la popolazione (o almeno coloro che vogliono ascoltare) di notizie sui risultati positivi del loro agire: diminuzione dell’immigrazione clandestina, aumento palese dell’occupazione, semplificazione della burocrazia, diminuzione dell’inflazione ecc. Omettono quelle cattive ovviamente: aumento della disoccupazione, specie quella giovanile, aumento dei prezzi dei beni di prima necessità, aumento della povertà, diminuzione del prodotto interno lordo… Ma come, se aumenta l’occupazione come fa ad aumentare la disoccupazione? Sembra un assurdità! Già, la cosa viene giustificata con il fatto che sono aumentati quelli che cercano lavoro! Per dirla con una frase del compianto Principe della risata “ma,… Mi facciano il piacere!” I numeri non mentono, cosa facevano prima gli italiani, prima di cercare lavoro, vivevano con il reddito di cittadinanza? E come giustificano la diminuzione dell’inflazione con l’aumento dei prezzi? Basta mettere sul paniere quei prodotti o servizi che hanno ridotto i costi e trascurare gli altri!
Qualche italiano, ultimamente, deve aver capito, e nonostante il controllo dell’informazione, i sondaggi rivelavano un blocco della crescita dei consensi per il principale partito di governo. Come hanno reagito i populisti ad un tale “pericolo”? avevano bisogno di un “nemico” a cui fare la guerra, e siccome non sanno usare le armi come i Russi e gli Israeliani, l’hanno fatta con la tecnica dell’imbroglio, della menzogna, accusando gli avversari di brogli elettorali e collusione con la mafia. Sono spuntati testimoni che hanno affermato, in telefonate inverosimili e tragicomiche, che il principale partito di opposizione, avrebbe pagato gli elettori 50 euro a voto per affermarsi a livello locale. Ciò sarebbe avvenuto alle elezioni regionali in Puglia e in Piemonte, tanto che sono state aperte le inchieste della Magistratura. Grande risalto si dà a queste inchieste, tanto da occupare i tre quarti dei notiziari, trascurando la tragica e pericolosa situazione interazionale. Intanto si scompiglia l’opposizione, poi, quando la destra troverà i candidati, vincerà le elezioni, prima che la bolla si sgonfi e i giudici concludano l’inchiesta. Ma quanto è stato pagato il testimone per fare, dopo cinque anni, la sua “falsa” testimonianza! Presumo più di 50 euro: bisognerebbe chiederlo a qualche faccendiere della Premier…
Il bello è che ci sono cascati tutti, anche i giornalisti indipendenti, tuonano contro il PD, mentre la presidente Schlein recita il “mea culpa” mentre evoca la questione morale per i candidati. Intanto i candidati alle elezioni regionali coinvolti nell’indagine, colpevoli o no, hanno rinunciato alla loro candidatura per far andare avanti l’inchiesta, come è giusto che sia. Ma la corruzione in Italia è solo a sinistra? I partiti populisti sono sempre stati corretti nella campagna elettorale, nessun eletto ha “conflitti di interessi” o altro. Non proprio, ma tra loro si difendono ad ogni costo, vedi il caso dei ministri Santanchè e Salvini, indagati, rispettivamente, per peculato e intrighi internazionali, che si sono serviti dell’immunità parlamentare. Semplicemente, le destre, se ne infischiano della questione morale e, forse, degli Italiani… Intanto i lapidatori, quelli senza colpa che vedono le “stelle”, scagliano le pietre contro il partito con cui condividono questa misera e frantumata opposizione, per la massima goduria delle destre che intravedono il potere per l’eternità. Già gli stellati, loro si che si sono dati delle regole ferree! Mai corruzione, mai grandi opere, mai collusioni con la mafia, sarà vero? Infatti, in Calabria, hanno candidato l’ex capo del Pool antimafia che ha ottenuto il 30% di consensi, caso unico in Italia: probabilmente i Calabresi sono grati all’ex Magistrato per averli liberati dal crimine mafioso, con la sua azione incisiva e devastante, durante la sua permanenza a Reggio…Poveri ma onesti, quelli che sono rimasti fuori dalle carceri e non sono emigrati: magnifica illusione!
Francesco Violi