Elezioni Comunali: lettera aperta della Casa del Popolo Valarioti ai cittadini rosarnesi
Care e cari rosarnesi,
abbiamo ritenuto doveroso nei Vostri confronti raccontare perché, pur continuando con maggiore energia a proseguire nel nostro impegno politico, abbiamo coscientemente deciso di non costruire una lista elettorale. Necessario è quindi il racconto dell’antefatto.
Dal mese di ottobre del 2022, all’interno della Casa del Popolo “Valarioti”, un gruppo di persone senza tessere di partito e comunque attive nella comunità rosarnese, ha avviato un ragionamento per costruire un progetto politico per le elezioni comunali. Al gruppo di lavoro hanno partecipato, nell’ottica di impegno civico comune, cittadini senza pregresse esperienze politiche anche con ideali diversi dalla cultura di sinistra, attivisti di lungo corso e, a titolo personale, alcuni iscritti al Partito Democratico.
Tra febbraio e aprile, alla luce di articoli di giornale nei quali si facevano i nomi di candidati a sindaco espressione del nostro progetto, sono comparse le prime avvisaglie di protagonismi e la ricomparsa di vecchie ruggini politiche mai risolte, che non appartenevano e non appartengono in nessun modo alla stragrande maggioranza del gruppo di lavoro. Tant’è che, in tutti i modi, si è sempre cercato di superare le divisioni creando le condizioni per un progetto di coesione e riattivazione per la città.
Ciò nonostante lo scontro tra un vecchio modo di intendere la politica, i personalismi di pochissimi, le pretese personali di alcuni hanno prevalso su un’idea diversa di impegno civico. Una piccolissima minoranza ha deciso di staccarsi dal percorso intrapreso e in autonomia intraprendere una strada lontana dal progetto condiviso.
Come gruppo di lavoro ci siamo interrogati sulla nostra capacità di costruire un progetto nuovo che potesse coinvolgere tante e tanti rosarnesi.
Ci abbiamo provato e, seppur con obiettivi politici forti ben delineati e con i potenziali candidati quasi completamente individuati, per rispetto per la città ci siamo fermati. Siamo infatti fermamente convinti che in assenza di un progetto frutto di analisi e ragionamenti condivisi con la città all’interno un percorso democraticamente rigoroso non saremmo stati abbastanza efficaci nell’azione amministrativa. Abbiamo voluto rispettare il sentimento di fiducia che abbiamo sentito attorno andando controcorrente in confronto alle logiche trite e ritrite che stanno caratterizzando, ancora una volta, questa campagna elettorale.
Con rammarico prendiamo atto che durante le ultime settimane si è tornato a ragionare secondo i vecchi, verrebbe da dire vecchissimi, modi di fare politica.
A un mese dal voto si sentono solo promesse superficiali e fumose, senza momenti di discussione Politica o dibattito pubblico che coinvolgano la comunità.
La resistenza al cambiamento di un modo di fare politica è sotto gli occhi di tutti; protagonisti, scomparsi negli ultimi 7 anni, ritornano sulla scena senza fare un’attenta analisi della disastrosa situazione in cui versa la città, riproponendo lo schema di sempre che vede politici di vecchio corso contattare persone per invitarle a partecipare all’agone elettorale allo scopo di chiudere le liste con il patema della quota rosa e pretendendo riconoscimenti e posizioni.
Pensano forse che i rosarnesi non siano in grado di comprendere e leggere tali atteggiamenti? Credono che sia sufficiente ripresentarsi dal nulla per ricevere un’approvazione?
In questi anni l’assenza della Politica ha provocato l’inaridimento del terreno sociale e la diffusa sfiducia verso le istituzioni, con la conseguente disaffezione verso l’impegno diretto nell’azione amministrativa. A riprova vi è la difficoltà dei partiti e dei movimenti neonati nel completare le liste con cittadini pienamente convinti, a pochi giorni dalla scadenza della presentazione dei documenti elettorali, ricorrendo invece al soccorso dei riempilista.
Questi signori credono che non si sappia delle telefonate a chiunque, a tutte le ore del giorno, per convincere alla candidatura?
Siamo certi che tra chi si candida oggi ci siano persone sinceramente mosse da una seria volontà di impegno e verso di questi esprimiamo umana vicinanza. Ma al di là della volontà e dell’impegno individuale non c’è traccia di alcun progetto politico in grado di cambiare in meglio le sorti della nostra Rosarno ( e aggiungere qualche “giovane” alla lista di certo non cambia il risultato).
Questo causerà, ancora una volta, un forte astensionismo che la città non merita.
Ci rendiamo conto che questa nota, dovuta per rispetto alla Città, racconti non solo una piccola storia recente, ma evidenzia soprattutto il costante e progressivo decadimento della vecchia classe dirigente (e delle logiche che furono partitiche) che non accetta il cambiamento e il fallimento di chi non vuole comprendere che solo la partecipazione attiva dei cittadini e una sana democrazia sono in grado di migliorare il nostro territorio.
Il nostro gruppo di lavoro vuole costruire su queste macerie e realizzare la Rosarno che ci meritiamo. Ci siamo!
Gruppo di lavoro nato all’interno della Casa del Popolo
“G. Valarioti” Officina n° 8