Yorick: “Patrick Zacki libero. Noi ostaggi della cultura di destra”
Quando giungono ottime notizie come quella relativa alla scarcerazione di Patrick Zaki, noi giullari potremmo metterci in ferie. Fortuna vuole che voi umani ci amiate al punto che, pur di costringerci a lavorare, riuscite a trasformare un fatto importante nella solita bagarre propagandistica a beneficio della comandante in capo.
Ed eccomi qui, a rammentarvi che, per i soliti strombazzatori, mascherati da giornalisti, non è un compito difficile spacciare per oro colato qualsiasi commento sui fatti del giorno. Considerando la leggendaria smemoratezza di voi umani, unita alla vostra storica negazione per l’approfondimento dei fatti, non serve pubblicarelunghi e pallosi articoli di giornale: basta un titolo attraente e, voilà, in pochi secondi, le notizie sono ingoiate, masticate e digerite. Siete di bocca buona voi umani! Come vi informate voi nemmeno Francesco di Sales, il patrono dei giornalisti! E se ad una lettura attenta si scopre che quel titolo è fuorviante, chi se ne frega! Lo scopo della propaganda non è quello di informare ma di gettare l’amo. I pesci pronti ad abboccare sono tantissimi ed ingoiano non solo l’esca ma anche la lenza, salvo poi vomitarla nel corso di inutili discussioni con i soliti amici al bar.
Ma torniamo al fatto più significativo di questi giorni sul fronte dei diritti umani: la concessione della grazia al cittadino egiziano Patrick Zaki, condannato dai giudici a tre anni di reclusione e, in seguito, graziato dal presidente del suo Paese. Ebbene, questa notizia vi soddisfa e vi appaga? A voi umani sì, un po’ meno a noi buffoni. “E perché mai?”, vi chiederete. Perché, come Zaki, nel mondo vi sono moltissimi attivisti, in movimenti che lottano per il riconoscimento dei diritti umani, incarcerati e torturati per i quali nessun governo si agita in quanto trattasi di emeriti sconosciuti. Ma anche perché Zaki non ha ottenuto giustizia come suo dirittoma, per riconquistare la propria libertà, è stato costretto a sottomettersi alla concessione della grazia.
Un regalo peloso, che presume la sua riconoscenza allo stesso autocrate che, in questi anni, non ha fatto nulla per evitargli il capestro ma ne è stato pure la causa. E, poiché è intelligente, lo ha capito ed ha rinunciato a quelle cerimonie che altro non servono se non ad ingigantire la propaganda al capopopolo di turno. Infatti, avete letto i titoli dei giornali di riferimento della destra in questi giorni? Fatelo e scoprirete come l’utilizzo del marchio Zaki per auto-lodarsi, ignorando e calpestando il lavoro fatto dai governi precedenti, sia stato, è, e sarà, un incensamento al limite dell’idolatria per il Governo in carica e un randello da usarsi per martellare gli oppositori.
“Ma cosa ci sarà di male”, direte voi, “questa è normale dialettica politica”! Eh no, cari miei umanoidi! Forse non avete capito. Il bersaglio della propaganda non è l’Opposizione ma voi stessi! Voi, che faticate ad ottenere il riconoscimento della vostra dignità umana quando chiedete una sanità efficace e tempestiva, o un lavoro sicuro e remunerativo, o una scuola che accompagni i vostri figli alla maturità o servizi pubblici efficienti. Nel mondo che vi siete inventati lo spazio riservato alla dignità umana è in esaurimento. “Ma da che mondo è mondo è sempre stato così”, pensate voi. Vero, ma solo in parte, perché l’esasperazione della propaganda ingannevole nel nostro Paese, quella che considera gli elettori alla stregua di clienti ai quali rifilare la propria merce anche se avariata, si è consolidata con la nascita del berlusconismo negli anni ’90 e, da allora, è stato un crescendo inarrestabile, come i cambiamenti climatici: dannosi e ripetitivi.
Forse per voi umani la realtà è ancora oscura ma per noi buffoni non è mai stata così limpida. Oggi, per effetto delle politiche di destra, l’unica forma di dignità che vi è riconosciuta è quella di consumatori. Con il governo “politico” siete riusciti a perdere anche quella di contribuenti onesti! E poiché il consumatore è il bersaglio di riferimento della pubblicità, eccovi servita, su un piatto d’argento, la più sfacciata propaganda governativa dalla nascita della Repubblica, condita da stucchevole retorica. Ma tenete presente, cari consumatori umanoidi, che il ruolo assegnatovi non è solo passivo. L’acquirente consapevole pretende prodotti autentici e diffida delle imitazioni. È questo il motivo che rende nervosi i venditori ma, soprattutto, i clienti della destra nostrana i quali, a quasi un anno di distanza, non hanno ancora capito se il 25 settembre 2022 hanno acquistato i prodotti della “mujer combativa y patriota anticomunista” o quelli di una democristiana qualsiasi, indaffarata a scopiazzare le verità indiscutibili di madre Teresa di Calcutta.
Acquistate voi umani che potete, consumate con fiducia e senza ritegno! E, qualora non riusciate a svuotare gli scaffali della retorica dedicandovi allo shopping compulsivo, non preoccupatevi. Ci penseremo noi buffoni a dilapidare gli avanzi. Noi che attendiamo fiduciosi la stagione degli sconti con l’attenzione rivolta all’etichetta poiché, considerando la qualità scadente di molta merce in commercio, occorre valutare bene sia la provenienza del prodotto che la data di scadenza.
Yorick