La minoranza di Caulonia contro l’autonomia differenziata che danneggerebbe la Calabria
Pubblichiamo la mozione presentata in consiglio comunale dai consiglieri di Rinnoviamo Caulonia ed illustrata dal consigliere Antonio Marziano contro l’autonomia differenziata. La mozione è stata bocciata dalla maggioranza.
Uno dei temi politici più discussi in questo periodo, e, che, purtroppo, ci riguarda da vicino, è la proposta di legge del Ministro Calderoli sulla c.d. autonomia differenziata.
Questa manovra scellerata del Ministro leghista, già soprannominata “legge spacca Italia”, non farà altro che acuire le disuguaglianze tra le regioni più ricche e quelle più in difficoltà, creando di fatto venti piccoli stati indipendenti, dove alcuni riusciranno senza problemi a gestire i servizi e la loro operatività, mentre altri saranno destinati all’oblio per sempre.
Da circa venti anni si parla di individuare, stabilire e garantire i lep (livelli essenziali delle prestazioni), ma ad oggi ci sono state solo promesse mai mantenute, e la triste realtà in cui versa la nostra regione è sotto gli occhi di tutti.
Abbiamo un sistema sanitario al collasso, trasporti pubblici quasi inesistenti e gravi carenze in tutti gli altri settori tra cui quello dell’istruzione, delle infrastrutture, dell’occupazione. L’autonomia differenziata in Calabria sancirà la fine, poiché non avendo i servizi minimi, la nostra regione non riuscirà a gestire le competenze che di fatto oggi appartengono allo Stato, quindi se verrà approvata questa legge probabilmente non avremo neanche più la tutela dei contratti collettivi di lavoro, rischiando di ritornare al vecchio sistema delle gabbie salariali, costringendo così i nostri giovani, a cercare lavoro sempre di più fuori dalla Calabria. Per non parlare della sanità e della malaugurata ipotesi di una nuova pandemia, ogni regione stabilirebbe regole proprie creando così differenze, disuguaglianze e frammentazione su tutto il territorio nazionale come così sarà per l’istruzione, per i trasporti e per la transizione ecologica.
La proposta avanzata avrà delle conseguenze devastanti, perché finirà con il dividere ancora di più il nostro paese in regioni di serie A e regioni si serie B, acuendo il divario, purtroppo, già esistente.
L’allarme è stato lanciato ed è chiaro. Bisogna scongiurare che tutto ciò avvenga.
Questa forma mascherata di revisione dell’impianto costituzionale deve essere fermata. Una riforma che cristallizza le differenze, che conseguenze può avere?
Ricordo a tutti che l’Istituzione a contatto con i cittadini, e quindi con le difficoltà del territorio, è il Comune, e per questo motivo credo che questa sia l’occasione giusta per prendere una decisione politica netta e chiara riguardo l’autonomia differenziata.
Pertanto, per quanto detto, chiediamo a tutto il Consiglio Comunale di opporsi, con tutti i mezzi e le azioni consentite dalla legge, ad ogni tentativo di imporre al popolo italiano la c.d. autonomia differenziata.
I Consiglieri di minoranza – Luana Franco – Marziano Antonio – Maria Luisa Cricelli – Ilario Cavallo