Tramonto su Caulonia. Foto per la rubrica “Cambiando Prospettiva”
La Calabria è desiderio di andare, la Calabria è sogno di tornare.
La Calabria è un panorama mozzafiato, la Calabria è un paesino disabitato.
La Calabria è un divertito vociare, la Calabria è silenzio innanzi al mare.
La Calabria è patrimonio inestimabile, la Calabria è spreco deprecabile.
La Calabria è sterile retorica, la Calabria è memoria storica.
La Calabria è senso di colpa, la Calabria è colei cui vien facile dar la colpa.
La Calabria è una stazione affollata, la Calabria è un’estate spensierata.
La Calabria è malasanità, la Calabria è innata ospitalità.
La Calabria è un “Chi te lo fa fare?”, la Calabria è ogni “Ci voglio provare”.
La Calabria è disperazione, la Calabria è la sola consolazione.
La Calabria è tempo perso, la Calabria è un cielo terso.
La Calabria è nostalgia, la Calabria è felicità che fugge via.
La Calabria è pregiudizio, la Calabria è un dolce vizio.
La Calabria è profumo di bergamotto, la Calabria è un legame mai interrotto.
La Calabria è un luogo martoriato, la Calabria è uno scorcio che guardi estasiato.
La Calabria è la madre da accarezzare, la Calabria è la ragazza che ti imponi di dimenticare.
La Calabria è bisogno di non arrendersi, la Calabria è un tramonto in cui perdersi.
Forse ho scritto tutto questo perché con le parole voglio giocare,
o magari perché la Calabria non posso smettere di amare.
