Giornata della Memoria: Non dimentichiamo il passato per migliorare il futuro
“Non sono ancora uscito da Birkenau, sono ancora là. Quando uno esce vivo da quell’ingranaggio della morte non ci crede, si sente male.
Ci hanno numerati a Birkenau, dove squarciavano bambini, dove ammazzavano omosessuali, dove ammazzavano rom, bambini disabili. lo ho visto queste cose.
Voi siete stati lo spunto per darmi la forza di andare avanti perché voi siete la speranza del domani. Dovete fare in modo che quello che hanno visto i miei occhi, quello che io ho subito, voi non lo dobbiate subire. Né voi né i vostri figli dovranno subire”.
Così si è espresso Sami Modiano, sopravvissuto al campo di sterminio polacco, durante un incontro con gli studenti del Liceo Scientifico Morgagni di Roma, nella Sala della Costituzione di Palazzo Giustiniani.
Ferite così profonde, lasciano cicatrici indelebili sul corpo e nell’animo; sofferenze cosi indicibili, sono destinate a segnare per sempre. Ciò che ognuno di noi ha il dovere di fare, per non rendere vano il dolore provato da milioni di persone costrette a subire quello che ha vissuto e raccontato Sami, è conoscere e ricordare quel che è accaduto affinché non si ripeta.
Se al giorno d’oggi molte forme di violenza e di discriminazione trovano terreno fertile in diverse aree del mondo, è soprattutto perché difetta la reale consapevolezza di quanto accaduto in passato o, comunque, si è erroneamente convinti che determinati fenomeni non possano verificarsi nuovamente.
Meditiamo che questo è stato, impariamo dal passato per migliorare il futuro.