Cosimo Cavallaro: “La sinistra riparta dai giovani come Luana Franco”

Cosimo Cavallaro: “La sinistra riparta dai giovani come Luana Franco”

di Cosimo Cavallaro

Grande nota di merito al circolo del Partito Democratico cauloniese, guidato da Caterina Belcastro, per aver avuto il coraggio di indire un’assemblea pubblica aperta a tutta la Sinistra democratica. Tanti i partecipanti, ognuno animato da sentimenti propri: dal dissenso frammisto alla nostalgia dei tempi che furono, alla semplice curiosità passando attraverso la critica propositiva senza filtri censori. Un mirabile esercizio di Democrazia diretta del quale non solo Caulonia avrebbe bisogno in questi tempi dettati da un oscurantismo strisciante che, lentamente ma inesorabilmente, procede a braccetto della presunzione in tutti i campi dello scibile umano.

Molti sono stati gli interventi dei partecipanti. In ognuno degli oratori traspariva netta l’ansia della partecipazione, un desiderio quasi represso di comunicare con i propri simili attraverso un testamento ideologico da chiudere in bottiglia e consegnare al mare con la recondita speranza che approdi in mani disposte ad aprirlo e farlo proprio. Messaggi lucidi e a volte complessi, spesso di sconforto o di rimprovero ma tutti illuminati dalla flebile fiammella delle aspettative in un futuro improntato al recupero delle posizioni, al ravvedimento dei vertici della Sinistra maggioritaria targata PD, alla rinascita di quel coraggio che è stato il motore propulsivo del Partito dei Lavoratori che, attraverso le interminabili lotte per garantire diritti ai più deboli ma anche, e soprattutto, per presidiare la Democrazia perennemente insidiata dalla Destra sia nostalgica che moderna, ci ha tramandato un lascito concettuale di valori che non dobbiamo e non possiamo ignorare né, tantomeno, trascurare.

E tra i tanti interventi uno in particolare ha catturato la mia attenzione: quello della giovane Luana Franco. Un discorso lucido, razionale, così ben ancorato ad una vecchia realtà da riportarmi indietro nel tempo quando, da militante alle prime armi, non capivo fino in fondo (o capivo troppo bene) i discorsi, al limite del nichilismo, di tanti “compagni” più navigati (breve nota per i simpatizzanti di sinistra che dovessero sentirsi imbarazzati da questo vocabolo: la parola compagno deriva dalla locuzione latina “cum panem” e significa “colui che condivide il pane in comune con gli altri”). Ebbene, l’appello di Luana dovrebbe ricordare a tutti noi quanto bisogno abbiamo dei giovani, del loro entusiasmo e della loro capacità di vedere il futuro con gli occhi del presente. I trascorsi degli ultracinquantenni possono e devono essere utili esclusivamente per trasferire le loro esperienze positive ma anche negative al fine di non ripetere gli errori del passato. Se auspichiamo un futuro per i nostri figli compatibile la giustizia sociale, l’ambiente e la pace dobbiamo dare loro fiducia e attrezzarli affinché la loro, ed in parte nostra, società del domani poggi sulle solide basi della Democrazia. Ben vengano quindi giovani volenterosi che abbiano maturato, grazie anche all’educazione ricevuta dagli anziani, quanto sia importante far garrire nel vento il vessillo della Sinistra.

Da parte mia posso solo dire “grazie” a questi giovani.

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