Ilario Ammendolia ricorda Rinaldo D’Aquino
di Ilario Ammendolia
È morto Rinaldo D’Aquino
Già sindaco di Caulonia, Priore, esponte del pensiero cattolico cauloniese.
Contemporaneamente io perdo un amico di infanzia col quale abbiamo giocato nelle piazze e nelle viuzze del paese, esplorato le miserte, letto poesie, fondato il circolo degli studenti già nel 1961. Quindi, svolto il ruolo di consigliere comunale, LUI della DC io del PSIUP.
Spalla a spalla al “bacio del Cristo”: Lui animato della Sua incrollabile Fede cattolica ed io, come sindaco del paese, per rendere omaggio ai “fedeli” du un antico rito la cui origine si perde nella notte dei tempi.
Ho sempre ammirato il Suo attaccamento all’Arciconfraternita dell’Immacolata ed alla “sua Chiesa che, per Rinaldo, è stata una seconda casa.
Non sempre, anzi raramente, abbiamo avuto la stessa” visione “del mondo, dell’impegno politico, del futuro del Paese.
Ogni persona è sacra, ma è anche ricca di” storia “e di esperienze che, in alcuni casi, rappresentano un patrimonio per l’intera comunità.
Ci siamo incontrati circa tre mesi fa, Rinaldo, stranamente, mi incoraggiava ad accettare una proposta che mi era stata appena avanzata, scherzando rispondevo” Rinaldo la nostra lotta ormai dev’essere contro il tempo “.
Purtroppo ho avuto ragione.
Il tempo, nel suo crudele incedere ha portato con se Rinaldo, lontano della sua cara famiglia, dalla sua Chiesa, dai suoi amici e dal suo Paese. . Non avrei voluto avere ragione, ma se oggi potessi, pregherei la Madonna Immacolata di attendere Rinaldo sulla porta del Paradiso a cui Lui ha così tenacemente creduto.