Lupis rilancia la sua idea: “Il Castello di Roccella primo casinò del Mezzogiorno d’Italia”

Lupis rilancia la sua idea: “Il Castello di Roccella primo casinò del Mezzogiorno d’Italia”

Parla dello sviluppo di Roccella Ionica e della Locride il Prof. Francesco Lupis, amministratore di lungo corso della città per oltre 35 anni e già Sindaco Facente Funzioni, oggi esponente di primo piano del Movimento Politico Culturale “Roccella Bene Comune”.

Sono stato protagonista delle scelte più rilevanti che hanno riguardato le prospettive di sviluppo della città di Roccella Ionica e di tutto il comprensorio Locrideo. Solo per ricordare le scelte più salienti che hanno caratterizzato lo sviluppo socio economico del territorio voglio ricordare quella che ha portato alla realizzazione del porto turistico – peschereccio di Roccella Ionica e quella che ha portato alla realizzazione della variante ANAS Caulonia-Roccella-Locri.

Il professore Lupis riflettendo sulla attuale situazione socio economica in cui si trovano la città e la Locride evidenzia che da troppi anni non viene compiuta nessuna scelta capace di apportare una significativa svolta alla ormai depressa economia locale.

Lo stesso, ricorrendo al suo ricco bagaglio di saggezza politico amministrativa ed al suo acume di fine amministratore, dopo aver ricordato di aver lanciato qualche anno fa una idea che poteva innescare un processo virtuoso di crescita e sviluppo con l’incremento notevole dell’occupazione e dello sviluppo di tutto il territorio, quale quella di fare del ristrutturato castello di Roccella Ionica, struttura unica in tutto il mezzogiorno, il primo Casinò del mezzogiorno d’Italia, con tutto quello che ne sarebbe conseguito sotto il profilo delle presenze e soprattutto del volume di ricchezza che avrebbe prodotto, la rilancia, affermando che è una di quelle idee capace di cambiare i destini di un’intera area geografica e delle popolazioni che vi risiedono, e continua la sua riflessione affermando che secondo lui ed il Movimento “Roccella Bene Comune” il mezzogiorno D’Italia, la Calabria, e la Locride sono ricche di immensi tesori che, se utilizzati nella maniera corretta, possono essere un motore formidabile di un inarrestabile processo di sviluppo che con un circuito virtuoso solleverà la Locride, la Calabria ed il mezzogiorno da una atavica condizione di marginalità e povertà.

Lo sviluppo di questa area non è pensabile in dimensione localistica, è necessario il superamento della logica dei campanili in funzione di una esaltazione delle specificità locali e della proiezione comprensoriale delle potenzialità economiche – culturali – sociali delle nostre comunità

E’ assolutamente indispensabile costruire un PROGETTO INTEGRATO DI SVILUPPO DEL COMPRENSORIO DELLA LOCRIDE.

In questa area territoriale hanno pesato nel tempo, oltre le difficoltà esterne costituite dalla mancanza di adeguati collegamenti e delle infrastrutture, anche difficoltà dovute alla scarsa capacità delle c.d. classi dirigenti locali. Le scelte relative alle infrastrutture non dipendono da noi, o meglio non solo da noi, ma quelle di organizzazione del territorio dipendono da noi e dalla classe dirigente che sapremo costruire, dall’indirizzo di governo che sapremo dare alle nostre comunità. Ebbene, nella nostra area si possono realizzare diversi progetti di sviluppo incentrati sulle risorse naturali, paesaggistiche, culturali ed umane del territorio.

Un PERCORSO DELLE BELLEZZE ARCHITETTONICHE STORICHE E PAESAGGISTICHE – che valorizzi la ricchezza costituita dalla presenza sul territorio di beni quali La Cattolica di Stilo – Il Castello dei Carafa – Il Naniglio di Gioiosa Ionica, La Villa Romana di Casignana, gli Scavi ed il Museo di Locri, gli Scavi e l’Antiquarium di Kaulon, la Cattedrale di Gerace

Dei PERCORSI ENOGASTRONOMICI – che valorizzino le eccellenze del nostro territorio quali il Greco di Bianco – Lo stocco di mammola – La Soppressata di San Giovanni di Gerace, e le numerose Sagre dedicati ai prodotti locali che hanno luogo ormai tradizionalmente secondo la loro stagionalità.

Un SISTEMA INTEGRATO DELLE ATTIVITÀ E MANIFESTAZIONI CULTURALI, che metta in rete iniziative prestigiose quali il Festival Jazz Rumori Mediterranei – Caulonia Tarantella Festival, Palio di Ribusa – Mercato della Badia, Roccella Com’Era.

Una SINERGIA NELLA PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELLE ATTIVITÀ CULTURALI, nei vari siti che metta in rete le attività che si svolgono nell’Auditorium, nel Teatro al Castello, nel Teatro di Gioiosa Ionica, nel Teatro Greco di Locri, L’ELABORAZIONE ED OFFERTA DI UN PACCHETTO TURISTICO LOCRIDE da costruire in sinergia tra soggetti pubblici e tutti gli operatori turistici privati da proporre sui mercati nazionali ed internazionali del turismo.

Intorno a questo si può e si deve sviluppare una agricoltura biologica, ed un settore di artigianato tradizionale. In questo quadro Roccella Ionica ha un grande ruolo da svolgere: Roccella è il punto di accesso dal mare alla Città della Locride con il suo Porto che è il Porto della Locride e deve essere investito sul più ampio territorio del comprensorio. Possiede la risorsa del Castello Carafa, è dotata delle infrastrutture necessarie per lo svolgimento delle attività culturali, si svolge una delle più conosciute manifestazioni culturali del mezzogiorno.

Lupis insiste, ci vogliono però, delle classi dirigenti all’altezza della situazione.

Francesco Lupis

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